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Hellas Verona, Harroui si presenta: "Club di grande carattere, felice di essere qui"

Hellas Verona, Harroui si presenta: "Club di grande carattere, felice di essere qui"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 19 luglio 2024, 18:38Serie A
di Daniel Uccellieri

Abdou Harroui, nuovo centrocampista dell'Hellas Verona, è stato presentato quest'oggi in conferenza stampa:

Che idea ti sei fatto del Verona l'anno scorso affrontandolo da avversario? "La scorsa stagione ho giocato solo una volta contro il Verona perché in una delle due partite ero infortunato. Ricordo che era stata una partita difficile, nel primo tempo non avevamo toccato palla, mentre nel secondo era andata meglio e avevamo anche pareggiato. L’anno scorso il Verona ha fatto un girone di ritorno importante, si vede che è una squadra di grande carattere, e non per caso si è salvato".

Come hai vissuto la retrocessione di Frosinone? "Andare in Serie B con il Frosinone è stato difficile, brutto. È successo tutto negli ultimi tre minuti del campionato, quando l'Empoli ha segnato contro la Roma. Per me era la prima volta, è stata dura, ci ho pensato anche durante le vacanze. Le persone che lavorano lì, in società, è stato brutto per loro e per i tifosi. Noi giochiamo per loro e non è mai facile retrocedere. Ora però sono con il Verona e penso al presente".

Quali sono le avversarie del Verona nel raggiungimento della salvezza? "Penso che ogni anno sia diverso. L'anno scorso il Cagliari nel girone d'andata sembrava già fuori dai giochi, ma in Serie A devi sempre lottare. Noi non dobbiamo pensare agli altri, ma solo a giocare ogni settimana per fare risultato".

Il Direttore Sogliano ti ha preso per giocare dietro la prima punta... "Sono un giocatore che può giocare in tutti i ruoli del centrocampo, come trequartista, come play. Dipenderà dal mister, da quello che lui vuole. Penso di poter aiutare i compagni anche a sviluppare il gioco partendo da dietro, ma posso fare anche gol come ho fatto l'anno scorso. Dove giocherò dipenderà dal mister".

Hai sempre voluto venire a Verona negli utlimi due anni... "È vero. La società e il Direttore hanno provato a portarmi qui già in passato, in prestito quando ero a Sassuolo, dove non giocavo tanto e io volevo giocare, ma non è stato possibile. La vita però è così, un cerchio, ci sono comunque arrivato dopo".

Come si costruisce la mentalità della salvezza? L'hai trovata qui? "Qui al 100%. La mentalità è quella per cui devi pedalare, testa bassa e pedalare. Dobbiamo essere onesti in spogliatoio tra di noi e restare uniti. Si parte da qui per poi andare avanti".

Ti senti un leader? "Quattro o cinque anni fa avrei risposto di no. Ora con l'esperienza che ho accumulato negli ultimi anni penso di esserlo diventato, almeno in campo. Provo sempre a aiutare i giovani anche in allenamento, quando hanno bisogno, penso che così si cresca, sia come persona che come squadra".

Sei chiacchierato da tanti anni in Italia, pensi sia il momento per te per fare il salto di qualità? "L'anno scorso ho avuto degli infortuni, ma avevo iniziato bene il campionato segnando due gol. Sono stato fuori ma poi sono tornato bene. Quest'anno personalmente sarà molto importante per me, dovrò dare sempre il massimo, per la squadra e per me stesso".

Quali sono i tuoi punti di forza e in cosa senti di poter migliorare? "Sono un giocatore creativo in fase offensiva come centrocampista, posso creare qualcosa dal nulla in campo. Penso di poter aiutare anche la squadra nello sviluppo del gioco da dietro, fare un bel calcio da vedere per i tifosi. Ogni giocatore poi si può migliorare. Dal punto di vista tattico posso crescere ancora tanto, ma anche dal punto di vista della leadership".

Come è andata secondo te la prima amichevole giocata mercoledì? "È stata la prima partita del ritiro. In questi 10 giorni abbiamo spinto tanto, ma penso sia andata bene. Potevamo fare più gol, ma piano piano arriveremo anche sotto questo aspetto. Ora conta creare la base di partenza rispetto a come volgiamo giocare. È come costruire una casa: si parte dalle fondamento e poi la si arreda".

Come è stato il primo impatto con i tifosi? "Bello, è molto bello vedere i tifosi che vengono a vedere gli allenamenti. Sono partecipi di quello che facciamo in campo, applaudono se segno un bel gol e mi immagino come sarà giocare allo stadio davanti a trentamila persone. Per un giocatore nuovo è molto bello da vivere".

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