Fiorentina, dopo l'ottobre viola arriva novembre. E ripetere un filotto non sembra impossibile
È una Fiorentina che ha messo il turbo, quella del mese di ottobre. Una Fiorentina mai battuta, ma soprattutto in grado di vincere tutte le partite, spesso e volentieri triturando l’avversario che si parava di fronte. Un cammino mensile nel segno del trionfo, cominciato con un rocambolesco 2-1 al Milan con tre rigori parati (due da De Gea, non nell’unica notte da grande) e proseguito nel segno di affermazioni ben più robuste: 6-0 a Lecce e 5-1 alla Roma, intervallati dai quattro gol al San Gallo in Conference League. La conclusione con il più striminzito 0-1 sul campo del Genoa, comunque accolto alla stregua di una dimostrazione di carattere e combattività dai più.
Ora arriva novembre con i suoi impegni, spezzato dall’ennesima sosta per le nazionali. Calendario alla mano, un mese tendenzialmente favorevole e che nei sogni del tifoso potrebbe persino veder proposto un clamoroso bis. Oggi a Torino forse l’esame più complicato, sul campo comunque di una squadra che non attraversa un buon momento. Quindi il Verona al Franchi, la sosta, poi le due sfide contro i ciprioti di APOEL e Pafos (la prima in trasferta) in Europa intervallate dalla gara di un Como che viaggia sì in bassa classifica ma propone un buon calcio.
Partite che propongono ciascuna un certo coefficiente di difficoltà, per di più prevedere le condizioni di un gruppo da qui a settimane appare prematuro. Di sicuro oggi c'è che con quanto fatto vedere per tutto ottobre, Palladino e la sua Fiorentina stanno abituando la piazza a sognare in grande. E a credere che ripetere un filotto mensile di soli successi, in fondo, non sia una missione impossibile per questa Viola.