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Fiorentina, Commisso: "Dopo Napoli, la prima cosa che voglio fare sono le corna"

Fiorentina, Commisso: "Dopo Napoli, la prima cosa che voglio fare sono le corna"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 17 ottobre 2023, 14:38Serie A
di Simone Lorini

Parlando a Radio24 nel corso della trasmissione "Tutti Convocati", il presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha analizzato così il momento della squadra: "La prima cosa che voglio fare sono le corna, dopo la vittoria di Napoli... poi posso dire che mi sento molto bene. La cosa più bella del Viola Park è vedere tutti riuniti nel padiglione eventi: siamo tutti insieme per fare meglio dell'anno passato. La mia volontà era riunire tutti i generi nello stesso centro sportivo: abbiamo dieci padiglioni con 120 posti letto e dodici campi. Abbiamo un solo problema, ovvero quello dei cinghiali: devo ammazzarli a questo punto... in America abbiamo invece il problema dei cervi".

Sugli obiettivi della Fiorentina: "Gli obiettivi sono sempre gli stessi ma se anche si fossero alzati me li tengo per bene. Se riuscissimo a vincere contro l'Empoli sarebbe la miglior partenza in campionato nella storia della Fiorentina nell'era dei tre punti. Italiano sta facendo un grandissimo lavoro e vogliamo andare avanti per fare meglio di un anno fa. Sono convinto che ci riusciremo perché c'è una vera atmosfera magica al Viola Park. Quando mi sposto con la golf-car per la struttura e vedo i tanti bambini che si allenano mi emoziono".

Sugli ostacoli per costruire il Viola Park: "Non ho mai pensato di abbandonare la barca... finché sono vivo e in buona salute si lavora. Ho già messo oltre 420 milioni in questa società. Soldi veri, non di fondi. Era la cosa giusta da fare, sono contento di averlo fatto".

Sui problemi della burocrazia italiana: "Io avevo offerte per investire su altri Paesi europei: in America ho salvato i New York Cosmos, ma qui in Italia ho voluto restituire qualcosa di quello che questo Paese ha dato a me. La Fiorentina per esempio non ha mai avuto qualcosa di proprietà... ma adesso vediamo cosa faremo sul campo: a me piace fare, non parlare. Vediamo se quest'anno costruiremo qualcosa di più importante. Con le finali di Coppa Italia e di Conference abbiamo incrementato i ricavi del 48%... anche se non sono certo i ricavi di Juve, Inter o Milan. Al di là di Mediacom e le plusvalenze, abbiamo fatto 121 milioni di ricavi. Lo stadio di proprietà avrebbe aiutato ma si è visto quello che è successo: lo volevo fare ma non mi è stato permesso. Ora, forse, lo sarà il Comune".

Sulle parole di Abodi sulle strutture vecchie: "Sono d'accordo con lui: il calcio italiano deve andare avanti. Queste stupidaggini dei vincoli e della Sovrintendenza non le capisco. Come fa uno stadio a essere un monumento pubblico? Questa è una cosa senza senso: uno stadio non è il Colosseo, non siamo al tempo dei romani. Solo due stati in Italia sono stati costruiti da zero, quello della Juve e quello del Frosinone. Guardate le milanesi che problemi stanno avendo con San Siro".

Sul caos scommesse attualmente in atto: "I giocatori sanno bene che non possono scommettere sul calcio: se uno lo fa, pagherà le conseguenze. Non so però se quello che hanno scommesso è tutto illegale. Tra i miei giocatori alla Fiorentina nessuno è venuto a dirmi nulla. Mi dispiace per i ragazzi che sono invischiati in questa storia: quando vedo le macchine dei miei giocatori, Ferrari o Lamborghini, mi meraviglio... io non ho mai comprato grandi macchine. Spero che Dio aiuti i ragazzi a fare bene nel calcio".

Su Bonaventura, Gonzalez e Italiano: "E' stato un gioiello prenderlo a 0 euro: è un grande professionista e mi abbraccia spesso quando mi vede. Gonzalez ha un carattere diverso... non mi vuole abbracciare (scherza, ndr). Nico è un gioiello di giocatore che siamo stati molto fortunati nel portare a Firenze. Spero che resti con noi con tanto tempo. Italiano? Abbiamo avuto alti e bassi con gli allenatori del passato ma lui lo abbiamo azzeccato grazie al lavoro di Pradè. Grida molto coi suoi giocatori ma ha tanto rispetto da parte dei ragazzi. Barone ha fatto un lavoro immenso, alzandosi tutte le mattina alle 6 e andando a letto a mezzanotte".

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