Feyenoord ridotto all'osso, ecco Van Persie: il punto sulla rivale dell'Inter in Champions

Tra le due possibilità avute dall'Inter, al sorteggio degli ottavi di Champions League Inzaghi e i suoi ragazzi hanno pescato la migliore soluzione sulla carta: il Feyenoord. Ormai etichettata come matador del Milan nella competizione europea in occasione dei playoff a eliminazione diretta, cosa sappiamo della prossima sfidante dei nerazzurri? Cosa attenderà i campioni d'Italia in carica al De Kuip?
Dal campionato ai ribaltoni in panchina
Partiamo dal principio. Al momento il Feyenoord staziona al quarto posto di Eredivisie, a due punti dall'Utrecht, con un ritardo siderale rispetto all'Ajax di Farioli, in vetta alla classifica ai danni del PSV Eindhoven. Con 44 punti collezionati in stagione vanta 12 vittorie, 8 pareggi e 4 sconfitte nel massimo campionato olandese, un percorso certamente più insoddisfacente rispetto a quanto capitalizzato in Europa. Ma quello che passa in sordina probabilmente è lo scossone avvenuto in panchina, con l'esonero di Brian Priske lo scorso 10 febbraio e il tecnico ad interim Pascal Bosschaart alla guida dei biancorossi fino alla vittoria con l'Almere City. Con questo, per altro, uno dei soli due successi nelle ultime otto partite di Eredivisie del Feyenoord. Ad ogni modo il club di Rotterdam ha insistito parecchio per riportare a casa un fedelissimo, Robin Van Persie, annunciato lo scorso 23 febbraio con un contratto fino al 2027. Colui che alla prima stagione all'Heerenveen da allenatore l'ha trascinato fino al nono posto, salvo poi lasciarlo in corsa. E la prima uscita ufficiale sulla panchina dei biancorossi non è andata benissimo: solo 0-0 in casa contro il NEC Nijmegen.
Infermeria stracolma
Van Persie dovrà integrare la propria filosofia di gioco il più velocemente possibile al Feyenoord, fermo restando un tallone d'Achille non indifferente: gli infortunati. Infatti, oltre allo squalificato Read e i fuori lista (Targhalline, Hartman e Carrillo), il neo tecnico avrà le scelte contate tenendo conto delle assenze di Bijlow in porta, mentre nella retroguardia quattro stop (Gonzalez, Lotomba, Nieuwkoop e Trauner) complicano la vita. Concludendo nel peggiore dei modi a centrocampo per i guai fisici subiti da Timber, Hwang In-beom, Moder, Milambo, Nadje, Stengs e Zerrouki. Praticamente una squadra intera incatenata tra infermeria e box: se alcuni sono lungodegenti, Van Persie comunque conta di recuperare in extremis Ueda dopo il problema al polpaccio, provando a forzare i tempi anche per Moder e Milambo. Un dato ruba l'occhio: il Feyenoord ha utilizzato 36 giocatori in questa stagione di Eredivisie, un nuovo record per la competizione, superando il precedente di 31. E non è utopia pensare che Van Persie contro l'Inter decida di chiamare a rapporto dei giovani del vivaio.
Ultima domanda: come lavora Robin Van Persie? Il terzino sinistro del Feyenoord, Gijs Smal, ha raccontato: "Si può dire che lui e il suo staff vogliono instillare una disciplina extra e aumentare il ritmo negli allenamenti, in modo che sia più vicino a quello di una partita. L'intensità deve essere molto più alta"
