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Fabregas: "Il Como meritava di più. Potevamo perdere solo giocando in 10"

Fabregas: "Il Como meritava di più. Potevamo perdere solo giocando in 10"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 20:18Serie A
di Debora Carletti

Finisce 2 a 1 il match tra Roma e Como in una sfida aperta fino all'ultimo minuto. A commentare la sconfitta il tecnico biancoblù, Cesk Fabregas. Segui su TMW la diretta testuale.

20.24 - Inizia la conferenza stampa

Ottima partita anche in dieci, tanta personalità. Cosa manca a questo Como nel percorso?

"Siamo una società che praticamente ha iniziato da zero sei anni fa, penso che manca tanto, Como ti può aspettare. C'è voglia di giocare, di fare passi in avanti. Io quando parlo di vincere, alla fine si parla sempre di tre punti, ma il momento arriverà. Abbiamo comunque vinto perchè abbiamo fatto una grande partita contro una grande squadra, con coraggio, con personalità. Una squadra che vince contro il Porto, Roma è una squadra forte, è vero che a noi manca qualcosa, ma è normale nel processo in cui siamo. Dobbiamo analizzare tutto e fare passo dopo passo nel processo. Siamo molto vicini a fare qualcosa di buono, me ne accorgo giocando contro le grandi squadre. Questo mi fa piacere perchè il momento arriverà. Da sopra vedevo una Roma in difficoltà, e mi dispiace per i ragazzi che hanno fatto una prova incredibile. I ragazzi dopo una partita tornano a casa pensando che alla prossima si può far bene, e avere questa mentalità aiuta a crescere più velocemente".

Nelle ultime settimane ha ricevuto tanti attestati di stima, anche dallo stesso Ranieri. Si vede ancora a Como a lungo o succederà qualcosa?

"Io penso solo che ora vado in pullman a rivedere la partita, per analizzarla, per dare messaggi giusti alla squadra e per andare a vincere a Venezia. Non possiamo sbagliare, dobbiamo essere attenti e conquistare la salvezza che è l’obiettivo della stagione. Sono molto esigente con me stesso, dico pubblicamente quando la squadra gioca bene o no, e la squadra per le prestazioni meritava di più di quello che ha raccolto. Ci sono partite in cui meritavamo di più, come contro la Juventus, ma nel nostro percorso manca poco".

Come mai qualche cambio tattico oggi rispetto ad altre volte?

"La Roma è una squadra che difende 5-3-2, e quando una squadra gioca così ci sono spazi sul quinto e volevamo sfidare i due quinti per trovare più spazio noi per giocare dentro. Lo abbiamo fatto bene, ma potevamo fare meglio, è una cosa che si può migliorare. Perrone, Da Cunha, Nico soprattutto oggi non giravano bene il corpo per vedere i nostri terzini liberi. E' un processo che loro devono capire, come responsabile devo far vedere tutto quello che non è stato fatto oggi per crescere e migliorare nella prossima partita. C’erano momenti in cui la Roma era aperta e in alcuni momenti non abbiamo avuto coraggio. Ma il mio lavoro è quello di continuare a migliorare".

Studiato qualcosa per bloccare dybala?

"Non so se è stato pericoloso, penso lo abbiamo controllato bene. E' un campione del mondo, ti fa la giocata anche se gli fai l’uomo su uomo. Sono venti anni che tutti sappiamo che va a sinistra ma non lo ferma nessuno, ma sono le sue qualità. Abbiamo fatto però una grande partita, Abbiamo controllato bene Paredes. Dybala non lo so, devo rivedere la partita, ma a livello di azioni offensive dove lui è letale e fa la differenza non ho visto tantissimo. Lui salta sempre l’uomo, ti manda sempre al duello, e ha provocato il secondo giallo a Kempf che ha cambiato la partita. Fino a quel momento è stato un grande Como e potevamo vincere la partita".

Cosa intendeva quando parlava di mentalità?

"Oggi la squadra ha giocato molto bene, la potevamo perdere solo giocando in dieci. C’erano più ammoniti, Kempf non lo potevo togliere, Caqueret stava facendo un’ottima partita ma non potevamo rischiare. Eravamo in totale controllo e non volevo cambiarlo, ma ho pensato che sbagliando una giocata poteva prendere il giallo perchè l’arbitro era tanto attento ad alzare il braccio contro di noi per ammonire. Imparare, imparare, imparare e continuare".

20.35 - Finisce la conferenza stampa

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