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Fiorentina, Kouamé: "Voglio tornare in campo e ripagare la fiducia di tutti"

ESCLUSIVA TMW - Fiorentina, Kouamé: "Voglio tornare in campo e ripagare la fiducia di tutti"TUTTO mercato WEB
domenica 14 giugno 2020, 16:00Serie A
di Pietro Lazzerini

Doveva andare al Crystal Palace, ma poi un grave infortunio ha bloccato il suo approdo in Premier League. Ma il cambio di casacca rispetto alla maglia del Genoa, vestita fino a gennaio, è stato rimandato solo di pochi giorni perché la Fiorentina, squadra che aveva seguito fin dal suo arrivo in Italia e nel corso dei primi mesi passati proprio in un comune dell'area metropolitana di Firenze, ha deciso di puntare su di lui anche con un infortunio da smaltire. Stiamo parlando di Christian Kouamé, attaccante che aveva attirato le attenzioni di mezza Europa prima di fermarsi a causa di un brutto ko al ginocchio ma che ora è vicino al ritorno in campo. "Ho tantissima voglia di tornare - ha dichiarato in esclusiva a Tuttomercatoweb.com - sarà un'emozione straordinaria".

Iniziamo subito dal suo possibile ritorno in campo, secondo i tempi tecnici dovrebbe essere ormai prossimo. Si sente pronto?
"La squadra sta lavorando sempre di più per essere pronta al ritorno in campo. Per me probabilmente servirà ancora un po' più di tempo. Sicuramente ho veramente tantissima voglia di tornare a giocare, ma tutto deve essere fatto senza fretta. Sono seguito costantemente da staff medico e tecnico e solo quando sarà tutto a posto e il dottore darà il suo ok allora tornerò a pieno regime col gruppo, con il quale comunque sto già facendo già varie parti dell’allenamento e della preparazione".

Questa lunga sospensione le ha permesso di sognare l'esordio in viola ben prima della prossima stagione, come se lo immagina?
"Sono sicuro che sarà un’emozione straordinaria. Quando sarà il momento, sarà fantastico poter indossare questa maglia. Dal mio arrivo ho ricevuto tanto affetto da parte di Società e tifosi, spero di riuscire a restituire presto quanto mi è stato dato".

Lei ha sempre dichiarato di preferire la posizione di attaccante centrale ma con Vlahovic e Cutrone probabilmente le toccherà un altro ruolo, pensa di poter essere adatto a un tridente?
"La mie caratteristiche mi consentono di giocare in più zone dell’attacco, non credo che avrò problemi ad adattarmi a qualunque saranno le richieste dell’allenatore".

Iachini ha iniziato a parlarle fin dai primi giorni in viola e quindi ancora nel pieno del suo infortunio. Quanto è stato importante per il suo graduale inserimento? Spera di averlo come allenatore anche il prossimo anno?
"Sicuramente il Mister mi sta aiutando molto in questa fase. E ora più che mai, mentre si avvicina il mio possibile ritorno in campo, lo ascolto ancora con più attenzione per capire in che modo posso essere d’aiuto alla squadra. Nel calcio come nella vita non è possibile prevedere cosa accadrà, certe decisioni spettano ad altri, sicuramente per quanto mi riguarda ho grande stima nei confronti del Mister".

All'inizio ha frequentato poco i suoi compagni perché doveva allenarsi a parte, poi c'è stato il Covid e dunque siete stati tutti distanti. Adesso con chi ha legato di più? In che gruppo si è ritrovato?
"Sin da subito sono stato accolto bene da tutti, pur non allenandomi in gruppo ho avuto modo di stare vicino ai miei compagni prima del lockdown, con alcuni di loro ci conoscevamo da prima ed è stato un piacere ritrovarci adesso".

Uno dei leader è sicuramente Ribery, che lei ha già dichiarato di ammirare. Quanto conta dentro lo spogliatoio avere uno come lui? che tipo è al di là del campo?
"Ribery è un uomo straordinario, aiuta tantissimo noi giovani e ci dà tantissimi consigli. E’ un campione sia dentro che fuori dal campo. Averlo con noi è una grandissima fortuna. Ha uno straordinario carisma e se da un lato riesce a farci ridere con i suoi scherzi, quando c’è da lavorare diventa straordinariamente professionale. E’ un vero fenomeno".

Quanto conta per lei l'aver ricevuto la fiducia di una società come la Fiorentina nel momento più difficile, ovvero quello dell'infortunio al crociato?
"Conta tantissimo, ringrazio molto la Proprietà, il DG Barone e il Direttore Pradè per la grande fiducia che mi hanno dimostrato. Non era un momento facile ed è stata quasi una sorpresa, ma adesso voglio riuscire a ricambiare il prima possibile questa fiducia".

Dei suoi compagni di squadra c'è un giocatore che non cederebbe mai perché fondamentale per campo e spogliatoio?
"In squadra abbiamo tantissimi giocatori fortissimi e tantissimi bravi ragazzi, sarei davvero in difficoltà a dire un nome. Inoltre sono convinto che se qualche calciatore dovesse andare via, il Club lo sostituirebbe con un altro calciatore ugualmente forte".

Il suo sogno è da sempre quello di giocare in Europa, possibile che proviate a puntarci già da questo finale di stagione? Come vi approcciate alla ripresa?
"E’ vero, sarebbe bellissimo giocare in Europa con questa maglia. In questo momento, per questo finale di campionato, penso però sia meglio evitare di fare troppi calcoli. Dobbiamo cercare di fare più punti possibile e giocare ogni partita che resta per vincerla. Poi a fine stagione capiremo cosa saremo riusciti a fare".

Che impressione le ha fatto la società viola? Pensa che le ambizioni di Commisso siano quelle di puntare alla Champions?
"Non solo Rocco, ma tutta la sua famiglia, ci stanno molto vicini. Io penso che Commisso abbia voglia di portare alto il nome della Fiorentina. Sicuramente questa squadra ha già delle basi importanti, tanti calciatori giovani che possono ancora crescere molto. Ho scelto la Fiorentina anche per le grandi ambizioni del club, anche se sicuramente avremo bisogno di tempo, sono convinto che ci toglieremo grandi soddisfazioni".

Di razzismo ha parlato fin dalla prima intervista ufficiale in Italia e dunque non vorrei tornarci troppo, ma è impossibile non chiederle di "Black Lives Matter" e delle proteste per la morte di George Floyd. Cosa ne pensa e che idea si è fatto dei movimenti nati in tutti il mondo in seguito a questa tragedia?
"E’ importante che non si smetta mai di parlare di razzismo. In questo momento quanto sta avvenendo in America e in tutto il mondo fa capire come questo tema sia molto sentito, ma quando il clamore mediatico per la morte di George Floyd sarà finito, allora sì, sarà importante continuare a tenere alta l’attenzione su un problema che esiste e che va combattuto a tutti i livelli".

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