Evani: "Attriti con Mancini? No, anzi ci ha sempre invitato a dare un'opinione"
"Ora spero di essere libero per poco tempo, vorrei avere un'altra opportunità per continuare ad allenare. Un po' di esperienza me la sono fatta, credo di avere buona conoscenza di questo lavoro". Parla così in esclusiva a Tuttomercatoweb.com Chicco Evani, reduce dalla lunga esperienza nella Figc con cui c'è stata pochi giorni fa la separazione: "Ho fatto tredici anni da tecnico nelle nazionali, dall'under 18 fino a vice di Mancini per poi sostituirlo anche in tre gare con tre vittorie nel periodo del covid. Le soddisfazioni non sono mancate: oltre all'Europeo di due anni fa, con l'U20 abbiamo vinto il quattro nazioni e la medaglia di bronzo ai mondiali U20 in Corea del Sud. In Figc hanno il diritto di cambiare ma visto che avevano in testa questa cosa da un po' potevano comunicare tutto prima in modo da aver più tempo per cercare altro. Ma non serbo rancore".
Poi la puntualizzazione su presunti attriti con Mancini a proposito della convocazione di Bonucci e sulla mancata chiamata di Locatelli: "No, non è questo il motivo. I collaboratori, non solo io, dovevano dire la nostra opinione perchè altrimenti non saremmo d'aiuto al ct. Poi come è giusto che sia, è Roberto a scegliere. Non ho mai avuto problemi con Roberto né quando giocavamo né in questi anni. Anzi, era proprio lui a chiederci la nostra opinione e se me la chiedi io mi esprimo. Ripeto, con Roberto nessun problema. Ci sono state ora novità nelle varie nazionali, a volte magari un cambiamento può portare entusiasmo. L'Italia ha buoni elementi tra i giovani per ripartire, magari nei club non hanno continuità e subiscono uno stop".
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