Enrico Preziosi: "Amo il Genoa ma non approverò il bilancio. Contratti sono chiari"
"Non farei mai nulla contro il Genoa, anzi. Devo fare solo il mio dovere da consigliere". Enrico Preziosi ha il pensiero chiaro e dritto su quel che fare. Su quello che lo aspetta, a giorni. Perché è di oggi la notizia di una tensione altissima tra 777 Partners e lo stesso Preziosi a proposito del bilancio: le indiscrezioni odierne raccontano che l'ex numero uno del club non darà la sua approvazione da consigliere. Uno scontro duro e a commentare la vicenda, e non solo, in esclusiva con Tuttomercatoweb.com, è proprio lo stesso Preziosi.
Partiamo dall'articolo comparso oggi sul Secolo che parla della sua decisione in quanto consigliere del club.
"Esatto, si tratta della non approvazione del bilancio. Io faccio il consigliere, sono in un cda. Credo ci siano cose non allocate in modo corretto, per questo non approverò. Ci sono responsabilità civili e penali. Ho contestato delle poste di bilancio".
Questo richiede il ruolo di consigliere.
"Lo ribadisco, lo specifico e lo sottolineo. Tutto vorrei fare tranne che confusione per e con il Genoa. Ma se ho un ruolo di consigliere, devo farlo al meglio. E' evidente che si parla di contrapposizioni. Ci sono delle cose che non sono state ancora chiarite: la vendita è stata fatta a 1 euro. Soldi non ne ho presi ma ci sono cose in pegno entro il 30 aprile".
Lo scontro è con la nuova proprietà di 777 Partners.
"Hanno fatto due diligence di tre mesi, spostando fino a novembre il passaggio. Hanno avuto tutto il tempo di vedere i conti: c'è un contratto e ci sono scritte tutte le cose che riguardano venditore, io, e compratore, loro. Emerge sempre tutto, plusvalenze e minusvalenze, devono dare garanzia con il pegno. Nel contratto devono garantire il credito che ho nei loro confronti e come detto, è tutto regolato da un contratto che sarà soggetto a un arbitrato. Sono tranquillo di aver fatto le cose fatte bene, dovrebbero farsi loro un esame...".
Cosa ha detto loro?
"Gli ho detto di rispettare i contratti. Se prevedono certe cose è chiaro che debbano essere rispettate: ci sono 50 pagine tra venditore e compratore. Sulle poste in bilancio non ho approvato delle cose in quanto consigliere. Il resto è tutto scritto: possono pure pubblicarlo, ho la coscienza a posto e l'accordo è fatto da due studi legali, tutto regolare. Vedremo le ragioni delle parti e faremo valere le nostre. Il bilancio prevede poste corrette: vogliono approvarlo? Lo faranno, sono in maggioranza, io sono solo un semplice consigliere".
A cui manca il calcio?
"35 anni di calcio non si dimenticano. A me ora interessa che il Genoa vinca queste due partite, mi spiacerebbe finisse male la stagione... Si vogliono addebitare tutti gli errori a Preziosi però... Se vediamo la scelerata scelta di Shevchenko, per dirne una... E dire che oggi bastavano 4-5 punti in più. Anche a gennaio non mi sembra siano arrivati dei fenomeni: avrebbero potuto prendere un tipo di giocatori, chi è arrivato non mi sembra stia facendo la differenza".
Lo score realizzativo della squadra di Blessin lascia a desiderare.
"Il capocannoniere è Destro, i gol che hanno fatto le punte parlano da soli. Yeboah, gli altri... Magari è un momento, però non mi sembra siano arrivati giocatori importanti. Forse l'unico è Ostigard che è un prestito secco... Amiri è giù di forma ed è un buon giocatore, altri faticherebbero a giocare in B. La situazione di classifica non è eccellente, mi sarei aspettato una campagna di rinforzi diversa. Se l'avessi fatta io...".
La retrocessione sembra più che uno spettro, stavolta.
"Spero di veder vincere il Genoa domenica col Cagliari; poi c'è il derby e pure la Sampdoria non se la passa tanto bene... Sarebbe bello vincere queste due partite per rendere il campionato incerto fino all'ultimo. Se non vince domenica è difficile...".
Tornerà a guidare un club, Preziosi?
"La verità è che gli ultimi quattro anni mi hanno sfibrato. Il fatto che oggi sia fuori dal calcio lo vivo con soddisfazione. Il calcio è cambiato: è un commercio spaventoso, gli investimenti di tanti fondi e società straniere lo testimoniano. E' un calcio senza passione, che non mi appartiene. Ho avuto già mille offerte, ma volevo andar fuori dal calcio: ho avuto la fortuna di venirne fuori, non vorrei giocarmela rientrando. Il tutto fermo restando la passione che mi resterà per sempre".
Il suo Genoa è stato in passato tra le società maggiormente nel mirino per una questione che, di recente, è poi finita con un nulla di fatto: le plusvalenze
"Sapevo che sarebbe andata così, i valori sono soggettivi: ci sono calciatori pagati cifre strepitose con zero risultati. Si parlava di Rovella, oggi è uno che andrà in Nazionale e giocherà titolare alla Juventus. L'idea che mi sono fatto è che è difficile. Poi si possono dare valori diversi, ma la Juventus ha messo 1 miliardo e più negli ultimi tre anni: i soldi li mettono le società, quando manca la cassa, l'azionista deve mettere dentro i soldi. Tutti hanno provveduto, me compreso, a metter soldi in cassa. Era già scritto che dovesse essere una bolla di sapone. E poi nel calcio conta la cassa, non le poste: quando devi pagare un calciatore, lo fai coi soldi e li mettono gli azionisti".
Chi lo vince il campionato?
"Il Napoli ha perso punti importanti, è un campionato strano. Io gradirei che lo vincesse il Milan, oppure il Napoli anche se è distante dalle altre due. Io sono tifoso azzurro, ma secondo me lo vincerà l'Inter perché ha una gara da recuperare e al contempo mi sembra una squadra più solida. Il Milan ha due giocatori forti come Giroud e Leao ma mi pare che l'Inter sia più quadrata. La mia classifica sarebbe Napoli, Milan e Inter ma... Lo vincerà l'Inter, credo, ho questa impressione. E mi permetta di chiudere sul Genoa...".
Prego
"Torno alla questione dell'assemblea e del mio ruolo da consigliere. Non voglio essere contro il Genoa ma è il mio dovere farlo. Tutti i miei contratti sono regolati: è quel che conterà in sede arbitrale. Gli accordi presi, chi li rispetta e chi no".