Danilo può essere già un caso? Solo 5 minuti in 3 partite per il capitano della Juve

Spesso diciamo che non c'è lo spazio per i giovani. Perché hanno davanti giocatori di assoluto livello o, più semplicemente, esperti pedatori che non hanno nessuna intenzione di abdicare. Quindi da una certa parte ben venga la rivoluzione di Thiago Motta alla Juventus, che fa giocare Savona e Mbangula perché si sono meritati la pagnotta nelle prime due partite, fra gol e assist. È un modo di pensare diverso e che potrebbe portare anche a discreti frutti, soprattutto considerando che a breve entreranno a regime i grandi acquisti: da Douglas Luiz, sempre in panchina, a Koopmeiners e Conceicao, oppure Nico Gonzalez. C'è bisogno di tempo, sembrerebbe.

Chi però non avrebbe necessità di entrare nel meccanismo è Danilo. Capitano del Brasile, capitano della Juventus, uomo e perno della retroguardia di Massimiliano Allegri che non ci rinunciava mai, soprattutto con la fascia al braccio. Eppure siamo alla terza partita consecutiva che Danilo guarda dalla panchina. Due su tre non è nemmeno entrato, cinque i minuti contro l'Hellas Verona a risultato già acquisito. È un po' poco, forse, per gridare all'epurazione, soprattutto considerando i tantissimi impegni della Juventus di questa stagione.

Però dall'altra parte Gatti è praticamente intoccabile, Bremer lo è sempre stato. Sulle fasce sembra che le scelte siano altre, anche se poi potrebbe esserci spazio per tutti. Quel che lascia straniti è certamente che da capitano e sempre presente è passato, di fatto, a un ruolo di comparsa, nemmeno comprimario. Forse è un po' presto per tirare le somme e bisognerà aspettare (almeno) la prossima pausa. Ma qualche campanello d'allarme può essere legittimamente già scattato.