Dall'Aston (mera)Villa di Emery al record di Kluivert jr.: le 10 curiosità della Premier League

1 - La rovesciata di Alejandro Garnacho come spot per il campionato più bello del mondo. Un gesto tecnico meraviglioso per segnare il suo primo e unico gol stagionale in Premier League e avvicinarsi a due leggende del Manchester United: la prodezza ha ricordato quella di Wayne Rooney nel derby contro il Manchester City del 2011 e quella di Cristiano Ronaldo in Champions League contro la Juventus. Che sia di buon auspicio per il 19enne argentino?

2 - Erling Haaland continua ad avere una media reti spaziale. Il centravanti norvegese del Manchester City, frenato nelle ultime settimane da un infortunio, ha segnato 50 gol in 50 partite di Premier League, 14 in 15 disputate in questa stagione. Inoltre, l'ex Borussia Dortmund ha "punito" tutte le squadre affrontate finora eccezion fatta per il Brentford (20 su 21).

3 - L'Aston Villa di Unai Emery è sicuramente la sorpresa di questi primi mesi di campionato, anche se già nella scorsa stagione si erano intraviste potenzialità interessanti. L'ex tecnico di PSG e Arsenal ha trovato la giusta dimensione a Birmingham e, aiutato dall'amico Monchi, ha costruito una squadra in grado di dare filo da torcere alle big. L'Aston Villa è di proprietà di V Sports, società gestita dall'americano Wes Edens e dall'egiziano Nassef Sawiris, che detiene quote anche di altri club in tutto il mondo.

4 - Justin Kluivert ha segnato lo scorso 25 novembre il suo primo gol in Premier League, nella sfida contro lo Sheffield United. Una rete in qualche modo storica, perché gli permette di eguagliare un record detenuto da un'altra vecchia conoscenza della Serie A, Stevan Jovetic: l'esterno del Bournemouth è diventato il secondo giocatore ad aver segnato almeno un gol in tutti i 5 maggiori campionati europei nel XXI secolo.

5 - La storia di Micah Hamilton ormai la conoscono tutti: sei anni fa diventò virale il video in cui Pep Guardiola dava istruzioni a un giovane raccattapalle. Lo scorso 13 dicembre, quel ragazzino ha esordito in prima squadra, nella partita di Champions League contro la Stella Rossa, firmando un gol e un assist. Una storia bellissima, che fa tornare alla mente quella di Oakley Cannonier, il ballboy del Liverpool che permise ad Alexander-Arnold di servire velocemente Origi nella semifinale di Champions 2019 contro il Barcellona.

6 - Tornando a Emery, ieri l'Aston Villa ha pareggiato 1-1 contro lo Sheffield United, mettendo fine a una striscia di 15 vittorie consecutive in casa. Poco male, perché gli altri quattro allenatori capaci di raggiungere un simile risultato nella storia della Premier League (Ferguson, Mancini, Klopp e Guardiola) sono riusciti a conquistare il titolo.

7 - Una stagione sulle montagne russe per il Manchester United. Alla squadra di ten Hag resta solo il campionato ma a dicembre è già tagliata fuori dalla lotta per il titolo, quindi l'obiettivo è centrare la qualificazione alla prossima Champions League. Nel marasma generale sta riemergendo a sorpresa un giocatore che negli ultimi anni ha subito ogni genere di insulto: Harry Maguire è uno dei pochi a salvarsi, insieme a Scott McTominay.

8 - A proposito di Red Devils, sorprende la differenza di rendimento tra Premier League e Champions League di Rasmus Hojlund. Il centravanti danese, pagato in estate 73 milioni, non si è ancora sbloccato in campionato ma ha segnato ben 5 reti nella massima competizione continentale. L'ex Atalanta non è però riuscito ad evitare l'eliminazione dei suoi dalla competizione.

9 - Il 17 novembre è arrivata una brutta notizia per l'Everton. Il club di Liverpool è stato penalizzato di 10 punti in classifica a causa di alcune violazioni finanziarie ed è scivolato così in ultima posizione. Dopo questa sentenza, la squadra di Dyche ha perso contro il Manchester United ma poi ha ottenuto quattro vittorie consecutive e ora è fuori dalla zona retrocessione, con 16 punti. Senza la sanzione, sarebbe a ridosso del Brighton e davanti al Chelsea.

10 - Dopo molte polemiche, i club di Premier hanno deciso di limitare a un massimo di cinque anni il periodo di ammortamento dei contratti dei calciatori, indipendentemente dalla loro durata. Finor si poteva ammortizzare il prezzo di un acquisto lungo tutta la durata del contratto, il che comportava anche accordi lunghi sette, otto o nove anni. Uno stratagemma utilizzato soprattutto dal Chelsea, per acquisti come quello di Enzo Fernández, che è costato 106 milioni di sterline (120 milioni di euro) e ha firmato un contratto fino al 2031, o Mykhailo Mudryk, costato 70 milioni di euro e con un contratto di otto anni e mezzo.