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Caos arbitri, Zappi a Gasperini: "Prima di parlare servirebbe informarsi sulle regole"

Caos arbitri, Zappi a Gasperini: "Prima di parlare servirebbe informarsi sulle regole"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 17:00Serie A
di Simone Bernabei

Nel corso dell'odierna conferenza stampa a Coverciano, alla presenza dell'intera squadra arbitrale, il presidente dell'AIA Antonio Zappi è tornato ancora una volta sull'errore evidente di Inter-Fiorentina della scorsa giornata e sulle parole, datate e risalenti alla sfida fra Atalanta e Torino, di Gian Piero Gasperini. Nell'occasione il tecnico dell'Atalanta aveva così parlato: "Dobbiamo capire chi è l'arbitro: se quello in campo o quello al Var. Penso che ormai dobbiamo focalizzarci su quello al Var perché quello in campo non conta più".

Queste le parole di Zappi:

Gasperini ha detto che servirebbe a volte anche una maggiore collaborazione da parte dei giocatori...
"Sono un inguaribile ottimista, le battaglie non sono mai perse. Ho preoccupazione e senso di responsabilità legate alla guida di un gruppo così complesso che comprende 30 mila persone. Su Gasperini posso dire che è un allenatore eccezionale ed è giusto che dica la sua in merito, sulle prestazioni arbitrali. Lo dice lui e lo confermo io, se gli arbitri avessero maggiore collaborazione potrebbero lavorare meglio. Alcuni giorni fa ha affrontato il ragionamento dell'interpretazione rispetto al protocollo, riguardante il rapporto fra l'arbitro sul campo e la sala di Lissone. Prima di dire che un arbitro ha sbagliato per un'informazione errata, ci si deve informare meglio sulle regole. Prima di parlare con la stampa, a volte, si potrebbe fare una chiamata per confrontarsi meglio e più serenamente. Il riferimento è ad Atalanta-Torino, quando venne detto che si arbitrava da lontano... Cerchiamo di stemperare i toni e rientrare nella comprensione, perché siamo tutti qui per lavorare al meglio".

Come risponde a chi dice che la VAR non funziona? E cosa c'è da migliorare, anche dopo Inter-Fiorentina?
"Tutti stanno cercando di capire qualcosa in più sugli episodi di domenica... Da parte mia non ci sarà mai una difesa dell'errore oltrei limiti della logica, sarebbe controproducente. Io parlo di credibilità, della nostra funzione e del nostro ruolo. Il cross di Bastoni è evidente fosse fuori. Poi ragioniamo sul perché accade. La posizione di La Penna era ottimale, ma c'era una prospettiva di visuale coperta. I due giocatori coinvolti coprono la visuale. L'arbitro doveva vederlo, ma non era nella possibilità di farlo. L'assistente numero 2, dall'altra parte, se si fosse trovato completamente allineato con i pali avrebbe visto il pallone fuori... Il VAR non è intervenuto, ma qui si entra nel campo del protocollo. Non si può accusare il nostro mondo per aver rispettato il protocollo IFAB. Secondo me va aggiornato questo protocollo, lo dico da sempre. Ma è una cosa che non compete all'AIA. Noi siamo aperti ad una proposta di sperimentazione della regola 12, riguardante le condotte ostruzionistiche dei portieri. Chi chiede innovazione con noi sfonda porte aperte, ma non chiederò mai a nessuno di violare il protocollo, le regole sono sacre. Questo deve essere accettato".

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