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Cambiano i giocatori, non la sostanza: Napoli-Lazio 0-1. L'Atalanta è la nuova capolista

Cambiano i giocatori, non la sostanza: Napoli-Lazio 0-1. L'Atalanta è la nuova capolista
domenica 8 dicembre 2024, 22:42Serie A
di Raimondo De Magistris

Tre giorni dopo vince di nuovo la Lazio. Il Napoli dopo esser stato eliminato dalla Coppa Italia ha perso anche la vetta della classifica della Serie A: nel giro di 72 ore, Antonio Conte ha perso due volte il confronto con Marco Baroni. Al Maradona una partita più equilibrata di quella dell'Olimpico è stata decisa da un lampo di Isaksen a dodici minuti dal novantesimo, un tiro dal limite dell'area potente e preciso.
Il Napoli ha incassato la terza sconfitta in campionato contro una Lazio che ha riscattato alla grande il passo falso contro il Parma e s'è riportata a meno tre dal primo posto. Ma ora in cima non ci sono più i partenopei, c'è l'Atalanta di Gian Piero Gasperini che venerdì ha conquistato il suo nono successo consecutivo e, adesso, guarda tutti dall'alto verso il basso.

Il Napoli è sceso in campo con undici giocatori diversi rispetto alla squadra schierata tre giorni fa in Coppa Italia, nove cambi per la Lazio che dell'undici che ha staccato il pass per i quarti di finale di Coppa Italia ha confermato solo Zaccagni e Dele-Bashiru. Il risultato di questo massiccio turnover è che tre giorni dopo le due squadre hanno iniziato a sfidarsi con venti interpreti diversi su ventidue, la conseguenza è che s'è vista una prima frazione totalmente diversa rispetto a quella di giovedì. Più equilibrata.

E' partita meglio la squadra di Conte, subito aggressiva e pericolosa già dopo tre minuti con un tiro di McTominay respinto coi guantoni da Provedel. Ha presto recuperato terreno la Lazio che, con gli esterni a piede invertito, ha cominciato a mettere in difficoltà i padroni di casa quando con continuità ha preso il controllo del pallone. Al 20esimo Isaksen ben innescato dopo un bel fraseggio ha liberato il tiro dal limite dell'area e ha chiamato Meret a un intervento non semplice, anche a causa di una deviazione di Lobotka.

La pioggia battente caduta sul Maradona ha contribuito ad alzare il livello di agonismo in campo. Frequenti sportellate e qualche intervento al limite del proibito l'hanno fatta da padroni in una prima frazione che ha visto il Napoli riprendere il controllo della partita dopo la mezz'ora. Al 33esimo bella giocata nell'area biancoceleste di Anguissa, ma intervento comodo per Provedel. Tre minuti più tardi, Politano ci ha provato con un tiro a giro dei suoi ma non ha centrato lo specchio della porta. Lo stesso allo scadere è accaduto a Kvara, direttamente da calcio piazzato.

Più imprecisione, ma anche qualche occasione limpida in più nella ripresa. Nei primi minuti della seconda frazione un Maradona senza tifosi ospiti è stato ridestato e spaventato da una bordata dalla distanza di Dele-Bashiru che s'è stampata sulla traversa. Il Napoli ha provato a sbloccare la partita puntando soprattutto sui piazzati, portando tanti calciatori nell'area piccola sugli innumerevoli corner conquistati. Al massimo, però, la squadra di Antonio Conte è riuscita a scheggiare il palo con un colpo di testa di Anguissa.
Negli ultimi venti minuti la squadra di casa ha alzato il suo pressing, ha abbassato il baricentro dei biancocelesti. Ma proprio quando sembrava che la Lazio potesse cedere è arrivato il gol che ha deciso la partita: al Napoli è costata carissima l'incertezza difensiva di Mati Olivera, perfetto Isaksen che prima ha fatto fuori l'uruguaiano e poi ha lasciato partire una conclusione imparabile per Meret. Il gol è arrivato a dodici minuti dalla fine, inutile il successivo assalto dei partenopei: tre giorni dopo, è ancora la Lazio a gioire.

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