Bologna, Motta vola nel ricordo di Sinisa. I rossoblù quarti in solitaria

Non ha paura di volare il Bologna, che ricalca perfettamente l’eredità di Sinisa Mihajlovic. A un anno dalla scomparsa del suo ex allenatore, il club rossoblù lo ricorda con affetto nel pre-partita alla presenza della famiglia Mihajlovic e fronteggia la Roma di Mourinho come Sinisa avrebbe voluto. La vittoria contro i giallorossi è l’ennesima conferma di una squadra consapevole dei propri mezzi e di un allenatore, Thiago Motta, che non perde mai la voglia di crescere ancora.

IL RISCATTO DI RAVAGLIA - Protagonisti del 2-0 del Dall’Ara gli stessi interpreti della vittoria di Salerno, più uno. A sorpresa, infatti, l’allenatore dei felsinei sceglie Ravaglia per difendere i pali rossoblù, lasciando riposare Skorupski. E’ ottimo l’approccio alla partita del numero 99 del Bologna che si fa trovare pronto nelle azioni offensive della Roma, salvando il risultato sul finale. E’ la partita del riscatto per l’estremo difensore di origini bolognesi che solo qualche anno fa, proprio contro i giallorossi, fu protagonista di un amaro esordio in Serie A. Alle 5 reti subite a dicembre 2020, Ravaglia risponde con il suo primo clean sheet nella massima serie, difendendo la porta di un Bologna da Europa.

CAMPIONATO STORICO - La vittoria contro la formazione allenata da Mourinho permette al Bologna di lasciarsi alle spalle la Roma stessa, ma anche Fiorentina, Atalanta e Napoli. Con 28 punti in 16 giornate i felsinei sono ora quarti in solitaria, posizionamento che significa Champions League. Se è vero che il campionato è ancora lungo, lo è altrettanto la consapevolezza ormai raggiunta che nulla è lasciato al caso. Così, il lavoro quotidiano di Motta, amalgamato alle qualità dei giocatori scelti da Sartori e co. sembrano la ricetta perfetta per un campionato che sa già di storia.