Beretta sui calci piazzati: "Ora si tende a giocarla di più. Ma è un percorso normale"
Intervistato da Radio Firenzeviola, Mario Beretta ha commentato le tattiche delle squadre sui calci piazzati: "Ci si allena anche adesso sui piazzati, Messi e Ronaldo sono stati due specialisti degli ultimi anni. Adesso però si tende a giocarla di più, ma è un processo normale: se si hanno giocatori che, ad esempio, riescono ad arrivare in area con una rimessa da fallo laterale, può crearti occasioni da tante situazioni.
È chiaro che su una palla inattiva si possono fare movimenti predeterminati rispetto che alla fase di gioco vera e propria. Detto questo è che adesso le squadre che non riescono a rompere gli equilibri e a trovare difficoltà nel fra gol, tendono a sfruttare sempre di più una palla inattiva diventa in certe situazioni particolari. Però poi dipende anche dagli allenatori, non tutti ci dedicano tanto tempo. Mi ricordo che la Roma di Mourinho fece quindici gol da palla inattiva: vuoi dire che ci dedicava tempo, che aveva giocatori bravi a calciare e giocatori bravi a saltare".
Il tecnico ha poi commentato il dato per cui la Serie A è il primo dei cinque maggiori campionati europei per numero di reti segnate su calcio da fermo: "Probabilmente è una questione culturale. In Spagna, ad esempio, curano molto di più la parte di gioco, piuttosto che gli schemi su palla inattiva. Possono essere anche i materiali con cui sono fatti i palloni e gli scarpini ad influenzare qualche numero. Così come la statura dei difensore, lo studio dei match analyst. Insomma, ci sono tanti fattori che possono concorrere".