Bayern Monaco, in discussione la posizione di Eberl. Non soddisfatta parte del board

Max Eberl è arrivato un anno fa al Bayern Monaco, il primo marzo del 2024, per diventare una sorta di amministratore della parte calcistica. Il ruolo che ha ricoperto per nove mesi al Lipsia, dove era stato licenziato per le continue voci sul possibile flirt proprio con i bavaresi, andati in porto dopo sei mesi. A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, soprattutto nel calcio.

Prima era stato direttore sportivo del Borussia Moenchengladbach per quattordici anni, navigando sempre in posizioni più che tranquille. Anzi, era arrivato con un club ai limiti della zona retrocessione per poi portarlo anche al terzo posto, altre volte in Champions League attraverso il campionato. Dunque un'esperienza sul campo che aveva convinto il Bayern Monaco a metterlo sotto contratto. Non è stato tutto rose e fiori, anzi. Perché il board si aspettava molto di più, soprattutto per la gestione economica di un club che ha speso per 149 milioni e venduto per 84, con De Ligt sotto la soglia della minusvalenza, rintuzzato dagli addii di Mazraoui e Tillman, plusvalenze piene.

Eberl è contestato anche per la politica degli ingaggi e dei rinnovi, al netto di quello di Muller, condiviso da più parti. Così il board lo ha messo in discussione, anche se ovviamente i risultati saranno fondamentali: se il Bayern dovesse vincere il double, ecco che Eberl rimarrà saldo alla sua scrivania. Altrimenti il rischio, nella migliore delle ipotesi, è quello che possa essere affiancato da un altro profilo.