Addio a Eriksson, Maspero: “Uomo leale. Mi ha voluto alla Samp, non potevo dirgli di no”
“La Cremonese aveva altre proposte di mercato, ma io non potevo dirgli di no”. Quel “no” Riccardo Maspero non lo disse mai a Sven Goran Eriksson, che nel 1994 lo portò alla Sampdoria dopo un’ottima annata a Cremona. Intervistato dalla redazione di tuttomercatoweb.com Riccardo Maspero ha ricordato così il tecnico svedese, scomparso oggi all’età di 76 anni. Queste le sue parole:
Che ricordo ha di mister Eriksson?
“Posso dire che le parole che sentite sono tutte vere. Per me è stato l’allenatore che mi ha portato in un grande club, quella Sampdoria era piena di grossi campioni. Per me far parte di quella squadra ed essere allenato da Eriksson è stata una cosa fantastica. Da lui si è imparato tutto quello che è il suo modo di fare, avere sempre il sorriso e la parola giusta per tutti. È stata una persona che in un momento importante della mia carriera mi ha permesso di giocare in un grande club”.
Come ha fatto Eriksson a instaurare un rapporto del genere con i giocatori e con le piazze dove ha lavorato?
“Era leale, lo vedevi da come ti parlava. Lo guardavi negli occhi e dalla sua espressione usciva solamente sincerità. Questo è sempre stato il suo segreto”.
Ci può raccontare un aneddoto dell’anno vissuto a Genova con Eriksson?
“È stato un anno intenso, però posso raccontare della mia prima tournée con la Sampdoria. Io giocavo nella Cremonese, lui mi ha visto e mi ha voluto fortemente. Alla fine della tournée ci siamo salutati e lui mi ha detto ‘tu devi giocare nella Sampdoria’ e allora non ho potuto dire di no, anche se la Cremonese all’epoca aveva delle situazioni di mercato diverse. Ho colto al volo quell’occasione perché Eriksson con Mancini, Gullit e tutti quelli che c’erano, Mihajlovic, Zenga, Ferri, Jugovic, era una Samp stellare quella e di conseguenza è stato un onore. Poi durante l’anno ci sono stati tantissimi episodi, l’unica cosa è che non siamo mai riusciti a fare una partita a tennis. Ci eravamo sempre detti di dover giocare a tennis ma poi con gli impegni non siamo riusciti a fare una partita”.
Come mai così tanti ex campionati allenati da mister Eriksson hanno intrapreso la carriera da allenatore?
“Evidentemente è riuscito a trasmettere tanto. La sua forza è sempre stata quella e ha lasciato qualcosa di importante a tanti suoi ex giocatori”.