A Lecce succede di tutto, il Milan si fa rimontare e rischia anche il ko: al Via del Mare finisce 2-2

Lecce-Milan finisce 2-2: Sansone e Banda rimontano Giroud e Reijnders.

Dopo il successo sul Paris in Champions, quella di oggi sembrava la gara perfetta per la rinascita del Milan. E invece i rossoneri sono capaci di portarsi in vantaggio di due gol pur senza Rafael Leao, costretto a fermarsi dopo appena otto minuti, ma anche di farsi rimontare con altrettanta facilità. Merito di un Lecce sbarazzino e sempre in partita, che nel secondo tempo ne segna due, grazie anche all'ingresso di Nicola Sansone, e sfiora pure il terzo, annullato a Roberto Piccoli in un finale incandescente anche per la discussa espulsione di Olivier Giroud, in precedenza a segno nella centesima partita da rossonero. Succede davvero di tutto al Via del Mare, nel finale Pioli e i suoi vanno di nuovo sotto la curva ad ascoltare quello che hanno da dire i tifosi, mentre ha paradossalmente l'amaro in bocca proprio la squadra di Roberto D'Aversa, che sognava di tornare alla vittoria. Missione fallita da entrambe el squadre, anche se ovviamente pesa di più il digiuno del Milan: l'ultimo successo in Serie A è datato ormai più di un mese fa, Inter e Juventus adesso possono scappare.

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Leao si ferma, il Milan no: 2-0 all'intervallo. Parte male, prosegue meglio la gara del Milan parte in salita: dopo otto minuti Pioli è costretto a fare a meno di Leao, che dice stop dopo uno scatto e in panchina rassicura il tecnico: "Mi sono fermato subito". Al suo posto dentro Okafor, che alla mezz'ora scambia con Theo: il francese arriva sul fondo, crossa, trova il solito Giroud. Pettata del centravanti, alla centesima presenza in rossonero, e partita sbloccata. A proposito, nel giro di cinque minuti si sblocca pure Reijnders, che prima di oggi aveva tirato tantissimo in porta senza mai trovare il gol: gli riesce quando nessuno del Lecce si oppone alla sua avanzata e la palla s'infila sotto le gambe di Falcone. Sfiora pure la doppietta, l'ex AZ: il palo dice no al tris rossonero. Incassato il doppio svantaggio, la squadra di D'Aversa, per la verità divertente e sbarazzina già in precedente, specie sulle fasce, ha un sussulto d'orgoglio: serve il miglior Maignan per dire no alla conclusione a botta sicura di Banda da due passi. Serve l'arbitro Abisso, invece, per decretare regolare il contatto fra Thiaw e Strefezza nel finale di frazione: due a zero Milan all'intervallo.

Clamorosa rimonta del Lecce, finale ad alta tensione. La ripresa inizia con un cambio a sorpresa: nel Milan resta fuori Calabria, non proprio brillante nel primo tempo, per fare spazio a Musah come terzino destro. Gli ospiti continuano ad attaccare a guizzi, attorno all'ora di gioco arrivano le mosse di D'Aversa, che manda in campo Blin, Sansone e Piccoli, rompendo la partita. I tre sono infatti protagonisti nella clamorosa rimonta del Lecce, che in tre minuti riprende il Diavolo: prima Sansone segna su calcio d'angolo, dopo sponda di Blin. Poi è Piccoli a recuperare una palla persa in malo modo da Musah, scaricare proprio sull'ex Bologna, che a sua volta prolunga a destra per l'accorrente Banda: aperto il mancino, nulla da fare per Maignan. Pioli capisce l'antifona e inserisce Florenzi, spostando Musah nel suo ruolo. A sfiorare il gol-vittoria, però, è ancora il Lecce mentre i nervi del Milan sono ormai andati: Gendrey crossa da destra, Sansone stacca ben oltre la testa di Florenzi. Solo il palo salva Maignan. Nel finale, complice l'arbitro Abisso, succede un po' di tutto: Giroud viene espulso per doppio cartellino giallo dopo le proteste per un mancato fischio su mani di Pograncic. Sulla punizione seguente, il Lecce trova il gol con Piccoli: annullato, però, per un fallo su Thiaw.