
Sassuolo, Romagna: "Questa Serie A è merito del gruppo. Grosso valore aggiunto"
Ospite dei microfoni di SkySport, il difensore e capitano del Sassuolo, Filippo Romagna, ha raccontato le emozioni del ritorno in Serie A del club neroverde: "Ancora non esageriamo con i festeggiamenti, perché qualche gara da disputare c’è ancora e vogliamo fare bene. Ma, senza dubbio, ci stiamo godendo il momento".
Sassuolo ad alta qualità.
"Il talento era tanto, la società ha fatto un grosso sforzo tenendo i giocatori più richiesti, con l’obiettivo di tornare su in un anno. Siamo partiti piano nelle prime quattro gare perché dovevamo adattarci al nuovo campionato. Una volta chiuso il mercato e capito il torneo, abbiamo iniziato a correre. Siamo stati bravi a mantenere alto il livello per tutta la stagione. Davanti, poi, abbiamo un ottimo attacco, ma anche il centrocampo è di qualità. Ci sono giocatori importanti che si sono confermati, nonostante tutte le difficoltà".
Come vive questa promozione in Serie A da capitano?
"Il capitano è Obiang, io ho indossato la fascia quando lui non giocava. Per me questa promozione ha un grande significato, sia personale che collettivo, perché siamo un tutt’uno. Abbiamo affrontato momenti difficili, anche per via degli infortuni, almeno per quanto mi riguarda. Ma i compagni mi sono sempre stati vicini. La retrocessione, per me, è stata un’opportunità per dare il mio contributo e restituire qualcosa a questo gruppo".
Avete festeggiato sul divano: com’è stato?
"È bello lo stesso. Particolare. Si respirava qualcosa di importante già dopo il derby col Modena. È stato comunque un bel momento".
Quale futuro si attende in Serie A?
"Il contratto scade a giugno, ma ne parleremo con la società. C’è stima reciproca, vedremo. Adesso pensiamo a festeggiare e a chiudere bene".
Quanto è stato importante Fabio Grosso?
"L’ho avuto anche nella Primavera della Juventus e l’ho trovato maturato, ma alla base è rimasto lo stesso. È riuscito a darci tanta forza dopo la retrocessione, che ha fatto male. Ha riconosciuto il valore dei più forti, ma ha lavorato sempre sulla testa e sulla voglia di dimostrarlo gara dopo gara. Questo è stato il segreto della nostra stagione".
Sassuolo ad alta qualità.
"Il talento era tanto, la società ha fatto un grosso sforzo tenendo i giocatori più richiesti, con l’obiettivo di tornare su in un anno. Siamo partiti piano nelle prime quattro gare perché dovevamo adattarci al nuovo campionato. Una volta chiuso il mercato e capito il torneo, abbiamo iniziato a correre. Siamo stati bravi a mantenere alto il livello per tutta la stagione. Davanti, poi, abbiamo un ottimo attacco, ma anche il centrocampo è di qualità. Ci sono giocatori importanti che si sono confermati, nonostante tutte le difficoltà".
Come vive questa promozione in Serie A da capitano?
"Il capitano è Obiang, io ho indossato la fascia quando lui non giocava. Per me questa promozione ha un grande significato, sia personale che collettivo, perché siamo un tutt’uno. Abbiamo affrontato momenti difficili, anche per via degli infortuni, almeno per quanto mi riguarda. Ma i compagni mi sono sempre stati vicini. La retrocessione, per me, è stata un’opportunità per dare il mio contributo e restituire qualcosa a questo gruppo".
Avete festeggiato sul divano: com’è stato?
"È bello lo stesso. Particolare. Si respirava qualcosa di importante già dopo il derby col Modena. È stato comunque un bel momento".
Quale futuro si attende in Serie A?
"Il contratto scade a giugno, ma ne parleremo con la società. C’è stima reciproca, vedremo. Adesso pensiamo a festeggiare e a chiudere bene".
Quanto è stato importante Fabio Grosso?
"L’ho avuto anche nella Primavera della Juventus e l’ho trovato maturato, ma alla base è rimasto lo stesso. È riuscito a darci tanta forza dopo la retrocessione, che ha fatto male. Ha riconosciuto il valore dei più forti, ma ha lavorato sempre sulla testa e sulla voglia di dimostrarlo gara dopo gara. Questo è stato il segreto della nostra stagione".
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