Sassuolo Femminile, un anno di crescita sperando di non ripetere gli errori del passato
Il Sassuolo Femminile, un po' come la prima squadra maschile, ha vissuto un 2024 dai due volti. La formazione guidata da Gianpiero Piovani aveva chiuso il suo campionato con un brillante quarto posto, frutto della qualificazione alla poule Scudetto, ed era ripartita con un nuovo tecnico, Gian Loris Rossi, ex vice di Piovani per un paio d'anni, e puntando a migliorare quanto di buono fatto l'anno precedente. Ma i risultati della prima parte di 2024/25 non sono stati all'altezza delle aspettative, con la squadra che è scivolata all'ultimo posto in classifica, salvo poi riprendersi e tornare sopra la linea di galleggiamento con una bella serie di 5 risultati utili consecutivi che hanno ridato nuova linfa alle speranze del Sassuolo di mister Rossi.
Forse è stato sottovalutato l'addio di Gianpiero Piovani, senza dubbio uno dei miglior allenatori nel ramo del femminile, e che anche all'Inter sta mettendo in mostra le sue qualità, dando una fisionomia ben precisa alla sua squadra, che ora è seconda a 28 punti insieme alla Roma, a -7 dalla capolista Juventus.
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Non per colpa di Rossi, che ovviamente è un 'discepolo' di Piovani e ha ancora tanta strada da fare, ma il nuovo tecnico, essendo più giovane rispetto al suo predecessore 'ne deve ancora mangiare di pasta asciutta', per citare Bonucci e Chiellini dopo la vittoria all'Europeo, però ha fatto intravedere buone cose. Dopo un inizio in sordina però, anche con qualche cambiamento tattico e con qualche scelta azzeccata come ad esempio l'ingresso in pianta stabile in difesa di Caiazzo, la centralità di Prugna che purtroppo si è fatta male e non ci sarà per tutta la stagione, il ritorno di Mella che aveva dato nuove alternative al tecnico, senza dimenticare la valorizzazione di Gina Chmileinski, autentica trascinatrice della squadra e autrice della sua miglior stagione in carriera con 7 reti in 13 presenze, il Sassuolo Femminile ha saputo ritrovare la strada maestra tirandosi fuori dalle sabbie mobili.
Certo, il quinto posto del Como, a 10 punti di distanza, è praticamente irraggiungibile e quest'anno alle neroverdi resterà da giocare per evitare la retrocessione (retrocede solo l'ultima e al momento sono 5 i punti di vantaggio sulla Samp) ma in questa prima partedi 2025 in arrivo bisognerà lavorare soprattutto per costruire le basi per un progetto duraturo nel tempo. Ecco, forse se c'è una cosa che si può 'rimproverare' al club è quella dei tanti cambiamenti sul mercato tra un'estate e l'altra. Quest'anno la società è stata brava a dire di no ad alcune offerte, vedi l'insistenza di Piovani che avrebbe portato volentieri con sé Pleidrup, ma ripartire ogni anno con 7-8 o 10 elementi nuovi non è mai semplice e complica la partenza. È successo negli ultimi 3 anni e non può essere un caso.