Romagna-Sassuolo, un ulteriore indizio che fa una prova
Difficile stabilire quanto possa pesare l'assenza di un singolo giocatore all'interno di una squadra specie nel calcio, dove si gioca in 11, ma il Sassuolo si è accorto in queste settimane che rinunciare a Filippo Romagna non è semplice e può portare delle complicazioni. Il calcio è un gioco di squadra, certo, ma ci sono giocatori che spostano gli equilibri e Romagna è uno di questi. Difficile fare a meno del difensore classe '97 per questo Sassuolo. Anche per un Sassuolo, quello targato Fabio Grosso - che sta letteralmente dominando il campionato di Serie B. Ve ne abbiamo parlato nei giorni scorsi e anche nella sfida contro il Cosenza è arrivato un'ulteriore prova: la difesa senza Pippo fa dannatamente fatica!
Il difensore ex Cagliari e Juventus, che ha sempre mostrato un impatto significativo in fase difensiva, è fermo ai box per un infortunio al flessore subito durante la partita contro la Reggiana e rientrerà a breve, difficile rivederlo già in campo con la Salernitana. Questo infortunio è arrivato nel mezzo di un momento che, fino ad allora, sembrava particolarmente positivo: la squadra emiliana aveva appena chiuso la quarta gara consecutiva mantenendo la rete inviolata.
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Da quel momento però i risultati parlano chiaro. L'assenza di Romagna ha influito notevolmente sulla solidità difensiva del Sassuolo. L'allenatore Grosso ha provato a compensare questa mancanza alternando Odenthal e Lovato (rispettivamente con quattro e una presenza) e schierando anche Muharemovic, ma il risultato è stato deludente: il Sassuolo ha subito almeno un gol in tutte le cinque gare successive. Contro la Sampdoria, il Frosinone, il Palermo e in ultimo anche con il Cosenza, il Sassuolo ha incassato una rete ciascuna, ma la situazione è peggiorata drasticamente nella partita contro il Pisa, dove la squadra ha subito la bellezza di tre gol.
Questa tendenza negativa è evidenziata anche dalle precedenti assenze di Romagna, che aveva saltato altre due partite contro Brescia e Juve Stabia, entrambe concluse con due reti subite. Un trend che non può essere sottovalutato. Analizzando i numeri, il quadro si fa ancora più allarmante. Con Romagna in campo, il Sassuolo ha subito un totale di 8 gol in 13 partite (4 solo nella sfida con la Cremonese a fine agosto che costò la sconfitta), mantenendo la porta inviolata in ben 8 occasioni. Tuttavia, quando il difensore è assente, le reti incassate salgono drasticamente a 11 in sole 7 partite. Questa differenza di performances mette in luce una media di gol subiti particolarmente alta senza di lui che non può essere solo un caso.