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Al Mapei Stadium un incontro aperto alla comunità per parlare di diritti delle atlete e violenza sulle donne
Oggi alle 15:33News
di Sarah G. Comotto
per Sassuolonews.net

Al Mapei Stadium un incontro aperto alla comunità per parlare di diritti delle atlete e violenza sulle donne

Oggi al Mapei Stadium di Reggio Emilia un incontro nell'iniziativa “1-1 parole al centro. Contro la violenza sulle donne”. Le ultimissime news

L’iniziativa “1-1 parole al centro. Contro la violenza sulle donne”, promossa da Mapei Stadium, Comune di Reggio Emilia e Associazione Nondasola prosegue con un incontro aperto a tutto il territorio, scuole, università e associazioni sportive in programma oggi martedì 19 novembre alle 17:30 presso il Mapei Stadium di Reggio Emilia.

Dopo l’installazione a settembre presso il Mapei Stadium dell’opera Parole, Parole, Parole dell’artista reggiana Elena Mazzi, il progetto continua con un incontro aperto al pubblico con la partecipazione di quattro atlete che, oltre a distinguersi nelle loro discipline sportive, sono impegnate a promuovere tematiche legate all’inclusività, al rispetto e ai diritti delle donne nello sport: Antonella Bellutti, Milena Bertolini, Lara Lugli e Irma Testa. Al centro il ruolo che i valori dello sport hanno nella diffusione di una cultura di non discriminazione e di valorizzazione delle differenze volta alla prevenzione e al contrasto di ogni violenza maschile sulle donne.

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Ad aprire l’incontro i saluti istituzionali del Comune di Reggio Emilia con l’assessora a Cura delle persone Annalisa Rabitti e l’assessora all’Economia urbana e Sport Stefania Bondavalli e il benvenuto di Simona Giorgetta, amministratrice unica del Mapei Stadium.

“Credo che in un momento come questo, particolarmente critico per i diritti, il rispetto della vita e la libertà delle donne, sia veramente importante realizzare progetti di sensibilizzazione culturale e civile, con una rilevante valenza artistica, anche all’interno dello Stadio di Reggio Emilia, che è la casa dello sport per eccellenza – dichiara l’assessora alla Cura delle Persone Annalisa Rabitti –. Nello sport vi sono grandissimi valori e opportunità, ma sopravvivono ancora stereotipi, qui come altrove. Per questo è molto bello che le squadre giovanili della Reggiana e del Sassuolo si siano messe in gioco con noi e con l’associazione Nondasola-Casa delle donne per lavorare su una cultura delle differenze attraverso il linguaggio dell’arte. L’opera d’arte di Elena Mazzi, ‘Parole, parole, parole’’, ci dà l’opportunità di esprimerci con un linguaggio nuovo attraverso le parole delle donne che hanno subito violenza, elaborato attraverso la visione dei ragazzi e delle ragazze. Oggi è un grande giorno, in cui Sport e Pari opportunità lavorano insieme per riscrivere il futuro. La nostra gratitudine al Mapei Stadium e a Simona Giorgetta per l’unanimità di intenti che abbiamo registrato fin da subito nel progettare questa bellissima avventura”.

“I valori che lo sport è in grado di esprimere – dichiara l’assessora allo Sport, Stefania Bondavalli - rappresentano principi fondamentali che possono caratterizzare positivamente il comportamento delle persone, sia in campo che nella vita quotidiana. Tra questi, troviamo il rispetto degli altri, la lealtà, la solidarietà, l’accoglienza e il fair play. Lo sport può e deve essere altresì un veicolo di educazione. Tutto ciò contribuisce ad affrontare e contrastare qualsiasi forma di violenza, compresa quella di genere. Il linguaggio riveste un ruolo determinante nella trasmissione di valori e nel contrasto alla violenza. Perciò, l’utilizzo di un linguaggio rispettoso, inclusivo e non discriminatorio, è fondamentale per riconoscere ed affermare la dignità di ogni persona e combattere stereotipi, sessismo e ogni forma di oppressione. Una comunicazione consapevole e rispettosa in contesti educativi e sportivi può contribuire a creare una cultura di rispetto reciproco e solidarietà. Un ringraziamento, dunque, al mondo sportivo reggiano, così come alle nostre società sportive, agli Enti di Promozione, al Coni e al Cip, che stanno seguendo i lavori di questa giornata e che, soprattutto nella loro azione educativa quotidiana assicurano grande responsabilità e il ricorso a modalità adeguate. L’impegno dell’Assessorato allo Sport, a concorrere in modo sinergico su un tema delicato come quello al centro dell’iniziativa odierna, non mancherà”.

“L’iniziativa ‘1-1 parole al centro. Contro la violenza sulle donne’ nasce nell’ambito dell’idea, che si è concretizzata circa due anni fa, di aprire il Mapei Stadium a eventi culturali e sociali per far vivere lo stadio anche oltre il tempo degli incontri calcistici, come un luogo della comunità, fondato sui valori di inclusività e partecipazione – dichiara Simona Giorgetta, amministratrice unica del Mapei Stadium -. Il progetto, mettendo le parole al centro, ambisce a stimolare la riflessione e, speriamo, sensibilizzare sempre più persone al tema della violenza contro le donne, partendo dalla nostra identità di struttura sportiva e ponendo l’accento sulla parola, appunto, come elemento fondamentale per diffondere una cultura del rispetto. Credo che riflettere, confrontarsi e capire siano importanti e doverose azioni, utili alla prevenzione”.

Le testimonianze

Moderato dalla giornalista Valentina Pigmei, l’evento entra nel vivo con la condivisione delle questioni prioritarie emerse nel workshop organizzato presso il Mapei Stadium dall’artista Elena Mazzi e dall’Associazione Nondasola, rivolto a calciatrici e calciatori del settore giovanile dell’U.S. Sassuolo Calcio e AC Reggiana. Un momento dedicato alla riflessione e alla sensibilizzazione a partire da sé, al tema della violenza sulle donne, attraverso il linguaggio dell’arte.

A seguire la testimonianza delle quattro ospiti con il racconto della loro esperienza di donne e sportive ponendo l’accento anche sui diritti delle atlete.

“L'evento "1-1 Parole al centro. Contro la violenza sulle donne" è un’ulteriore evidenza della grande sensibilità e attenzione che Mapei ha sempre dimostrato nei confronti dei valori profondi dello sport – dichiara Antonella Bellutti, medaglia d’oro alle Olimpiadi 1996 e 2000 nel ciclismo su pista, oggi attivista che collabora con Assist, Associazione Nazionale Atlete di cui fa parte -. Sono onorata dell'invito e di contribuire a riempire di esperienza parole che svelino ciò che non si dice o non si dice abbastanza. Parole che aiutino a liberare dalla retorica il potenziale dello sport per farne una reale esperienza di crescita personale e progresso sociale”.

"La parità di genere deve essere la priorità in una società civile e democratica – dichiara Milena Bertolini, commissaria tecnica della Nazionale italiana Femminile di calcio dal 2017 al 2023 -. Lo sport è potenzialmente uno strumento molto potente di cambiamento. Eventi come questo sensibilizzano, creano conoscenza e nuove consapevolezze".

"Sono lieta di condividere la mia esperienza all'evento creato da Mapei ‘1-1 Parole al centro. Contro la violenza sulle donne’ – dichiara Lara Lugli, pallavolista dalla carriera ventennale dalla Serie C all’A1, protagonista di una storia di sport e diritti femminili -. Trovo che sia fondamentale continuare a puntare la luce su temi inerenti ai diritti delle donne atlete. La vicenda che mi ha coinvolta è l'emblema dei pasticci giuridici e culturali che persistono nel nostro sistema sportivo. Ambito nel quale c'è ancora tanto da fare, quello che succede in Italia è un Unicum e in tutta l'Europa siamo il Paese dove la distorsione di genere è più grave".

“Come pilota e come donna, so cosa significa affrontare sfide difficili, superare i propri limiti e confrontarsi con gli stereotipi di genere – dichiara Rachele Somaschini, pilota di rally campionessa in carica del Campionato Italiano Rally femminile, affetta da fibrosi cistica – e per questo spero di poter portare in questo incontro un messaggio di empowerment femminile. Con lavoro e impegno, e costruendo reti, possiamo far emergere la nostra forza, realizzarci e abbattere le molte barriere psicologiche che noi donne ancora oggi ci troviamo di fronte. Per me i valori dello sport e la determinazione per raggiungere risultati sono stati fondamentali per acquisire maggiore consapevolezza e la visione dei miei obiettivi. Eventi come questo, che ci mettono in relazione e danno voce alle nostre esperienze, ci rafforzano e ci forniscono strumenti per imparare a respingere ogni forma di violenza".

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