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Salernitana, squadra che vince non si cambia: ma Tongya?TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
ieri alle 23:30News
di Raffaella Sergio
per Tuttosalernitana.com

Salernitana, squadra che vince non si cambia: ma Tongya?

La Salernitana dall'inizio di questa stagione si è ritrovata a fare i conti con frequenti rotazioni nell'undici di partenza, vuoi per cause di forza maggiore, come infortuni e squalifiche, vuoi per scelte tecniche dettate dalla necessità di provare nuove soluzioni alla ricerca del migliore e più efficace assetto in campo. Durante la gestione di misteri Martusciello, fatta salva la costante rappresentata dal prediligere moduli dalla spiccata vocazione offensiva, tutti gli effettivi della rosa granata hanno avuto, ovviamente con minutaggio anche ben diverso, la loro brava occasione. Inizialmente la predilezione del 4-3-3 favoriva esterni offensivi puri e mezzali classiche, ma, fatta eccezione per i punti fermi rappresentati dal play Amatucci e dal veterano Ferrari, una volta acquistato dal mercato degli svincolati, e dell'esperto Verde sull'out mancino, praticamente in tutti i ruoli si sono verificati avvicendamenti.

Come esterni di attacco si sono alternati Braaf, Kallon, Valencia e Tongya, nel ruolo di centravanti Simy, Torregrossa e Wlodarczyk, come mezzali Soriano, Tello, Maggiore, Reine Adelaide, ancora Tongya e Hrustic, come terzini Gentile, Stojanovic e Ghiglione, a destra, e Njoh, Jarozsinski e Ruggeri a sinistra, come centrali, infine, Bronn, Ruggeri e Velthuis. Martusciello, a gara in corso, ha in alcune occasioni proposto un 4-2-3-1 utilizzato laddove vi era da rimontare e contro il Bari, nella sua ultima apparizione in panchina, era partito con 4-3-1-2 finalizzato ad aumentare la presenza offensiva e a supportare il centravanti con Verde seconda punta e Soriano avanzato a trequartista puro. Le prestazioni della squadra non hanno, però, premiato la Bersagliera, risentendo probabilmente anche della mancanza di continuità cagionata dal non aver individuato (o potuto individuare) un undici base da proporre per più gare consecutive.  

A Colantuono la società avrebbe proprio chiesto di trovare stabilità compiendo scelte definitive e selezionando non solo un modulo in luogo di altri ma determinati uomini rispetto ad altri. Il trainer romano nell'ultima gara vinta nettamente con la Carrarese queste scelte di campo le avrebbe compiute, optando per una linea difensiva a tre elementi, tutti esperti e strutturati fisicamente come Ferrari, Bronn e Jaroszinski, una coppia centrale in mediana composta da Reine-Adelaide play e Amatucci mediano incontrista di lusso, due esterni di centrocampo come Ghiglione (transitato a sinistra) e Stojanovic, due trequartisti di qualità eccelsa come Verde e Soriano e Wlodarczyk centravanti. La Salernitana, così schierata, ha mostrato forza ed imprevedibilità offensiva, autorità e dominio del match a centrocampo e un buon equilibrio generale che ha evitato le tristemente consuete sofferenze in retroguardia.

La prova convincente dei granata, al netto di un avversario non di primissima fascia ma pur sempre in condizione psico-fisica ottimale, avrebbe confortato il lavoro e le scelte di Colantuono ed orientato il tecnico a confermare uomini e modulo anche nelle prossime sfide a cominciare dal Modena. Per i calciatori attualmente ai box o in panchina sarà molto difficile ritagliarsi spazio da titolare nella nuova Salernitana, salvo infortuni e squalifiche che dovessero colpire qualcuno delle attuali prime scelte. Elementi come Maggiore, Njoh, Gentile, Ruggeri, Velthuis, Hrustic, Tello, Braaf, Kallon, Simy e Torregrossa faticheranno tanto a rientrare e diversi di loro potrebbero finanche salutare a gennaio per lasciare il posto a uomini più funzionali al calcio di Colantuono.

E Tongya?Nel suo caso potrebbe essere diverso e l'ex Juventus under 23, che con la precedente guida tecnica campana si è messo molto in luce, sarebbe molto considerato dall' attuale allenatore del cavalluccio marino e avrebbe le sue buone chance di futuro utilizzo. In quali posizioni però? Vi sarebbero due alternative: la prima, favorita, lo vedrebbe inserito nel sistema attuale sulla trequarti per fare rifiatare uno tra Verde e Soriano, la seconda lo confermerebbe come esterno sinistro d'attacco in un 4-2-3-1 con Amatucci-Reine Adelaide davanti alla difesa e Soriano e Verde a completare la batteria delle mezzepunte. Assai più improbabile che Tongya vada a fare l'esterno tutta fascia a sinistra nel 3-4-2-1, data la sua non eccelsa attitudine a ripiegare e a difendere.