Tra infortuni muscolari, ricadute e acciacchi: tante grane in vista della gara di Modena
Continua, non senza qualche piccolo contrattempo, la marcia di avvicinamento della Salernitana alla gara di Modena. Un match che da Colantuono, subito dopo la roboante vittoria ai danni della Carrarese che ha fatto tirare la classica boccata d’ossigeno ai suoi, è vista come una prova di maturità per il gruppo.
Ieri pomeriggio, sotto lo sguardo vigile del ds Petrachi, la squadra si è ritrovata al Mary Rosy, con l’allenatore romano che ha diviso i suoi uomini in due gruppi: i calciatori maggiormente utilizzati contro la Carrarese hanno svolto un lavoro aerobico, mentre gli altri hanno messo minuti nelle gambe disputando una partitina assieme a una mista di atleti del settore giovanile. L’infermeria non accenna a svuotarsi ed anzi si è arricchita di un nuovo paziente.
Lavoro differenziato e terapie per Nicola Dalmonte e Lilian Njoh. Ancora a parte anche Franco Tongya. Palestra e fisioterapia per Ernesto Torregrossa. Si è fermato invece Andrés Tello. Il centrocampista colombiano ha accusato un risentimento muscolare al polpaccio sinistro: le sue condizioni saranno valutate nelle prossime ore, ma appare impossibile la sua presenza nella lista dei convocati per il match di sabato al Braglia.
Fortunatamente Giulio Maggiore è rientrato e sarà dunque al prima alternativa ai titolari quasi inamovibili Amatucci e Reine-Adelaide. Difficile infatti che Colantuono possa decidere di variare uomini e schemi visti domenica pomeriggio all’Arechi contro la Carrarese, soprattutto in mediana dove il baby talento della Fiorentina ed il fuoriclasse francese hanno fornito ampie garanzie. Ad ogni modo c’è tempo a favore di Colantuono per le valutazioni