Tre gol e tre punti non banali: ora due trasferte per il salto di qualità

Il Genoa non perdeva fuori casa da cinque partite e in questa serie aveva subìto solo un gol: la Roma oggi ha battuto la squadra di Vieira e ne ha segnati tre. A volte, possono bastare un paio di dati per dare il giusto valore a un successo che, da solo, non farà cambiare il volto della stagione, ma che è molto meno banale di quanto possa sembrare a primo acchito, anche perché arricchisce una striscia che ora dice quattordici punti in sette partite, una media assolutamente da Champions League che viene degradata “solamente” da quanto successo in autunno.

I tre punti di questa sera arrivano al termine di una partita nella quale qualche difficoltà in più delle precedenti c’è stata: merito di Vieira e dei suoi, ma anche, per un certo tratto della gara, demerito dei giallorossi, che non hanno tenuto il loro ormai solito ritmo alto permettendo al Genoa di fare il suo controgioco in maniera più agevole. Questa Roma però, almeno in casa, ha raggiunto un certo grado di affidabilità e dopo il gol dell’1-1 non ha perso la testa come era successo, per esempio, cinque giorni fa al Dall’Ara: paradossalmente, aver fatto così bene all’Olimpico rende ancora più un tema il rendimento fuori casa non solo a livello di punti, ma anche e soprattutto di atteggiamento.

Un problema insoluto da anni, che la prossima settimana si ripresenterà di gran carriera con i viaggi ad Alkmaar e Udine (ultima città diversa da Roma dove la Roma ha vinto una partita, peraltro spezzata in due): il calendario che ha fissato al venerdì la sfida di questo turno di campionato permetterà di preparare la prima delle due sfide con più calma, e anche di studiare delle rotazioni efficaci. L’identità negli undici titolari trovata da Ranieri in queste gare ha sicuramente fatto la differenza e questa volta anche le sostituzioni hanno avuto un loro effetto: cosa diversa sarà dover utilizzare un maggior numero di riserve, motivo per il quale i quattordici punti presi in campionato nelle ultime sette gare potrebbero non rappresentare il valore reale di questa squadra sul lungo periodo. Alla Roma, ora, il compito di compiere questo piccolo-grande salto di qualità nei prossimi dieci giorni.