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…con Antonio Candela
Antonio Candela vola in Spagna. Grazie al trasferimento portato a termine da Francesco Salerno e Francesco Pozzi di Esse Sports, il terzino passa dal Venezia al Valladolid in prestito. Sbaragliata la concorrenza di molti club italiani, perché a Candela avevano pensato Palermo, Sassuolo e Sampdoria. “Mi è stata presentata questa opportunità. Avevo voglia di rimettermi in gioco e misurarmi in un contesto nuovo”, dice Candela in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com.
Come è stato il primo impatto?
“Vedrò strada facendo le differenze che ci sono tra la Serie A e la Liga, questa esperienza può portarmi tanto vantaggio anche per il futuro e capire le differenze. Sicuramente a primo impatto mi hanno colpito le strutture che sono al top. I campi di allenamento, le palestre, la cura dei dettagli”
Se la vedrà con attaccanti di tutto rispetto…
“Se pensiamo ai nomi dei club quasi ti spaventi. Ma ci sono tanti club con calciatori importanti anche in Italia”.
Da cosa è rimasto impressionato da subito?
“Dallo stadio. È un club storico, qui ci sono grandi strutture. C’è uno stadio da ventotto mila posti, sold out ogni partita”.
C’è una salvezza da conquistare.
“Misurarsi con tutte le squadre fa capire le differenze. Le sfide di cartello sono sempre le più belle. Nulla è impossibile, fin quando c’è la matematica ci si prova: anche quella è una sfida e mi stimola molto. Cercherò di dare il mio contributo affinché la squadra possa centrare l’obiettivo”.
Lei poteva essere del Palermo, dove è andato Pohjanpalo.
“Va via da Venezia una figura importante che ha rappresentato la squadra in questi anni. Se l’aspettavano in pochi. Per quanto riguarda me si, c’è stata la possibilità. Ma non si è concretizzata e ora sono felice in Liga”.
Cosa le rimane di questi mesi a Venezia?
“È stata la mia prima esperienza in A. Mi porto dietro tante cose che possono farmi bene in futuro. E alla squadra auguro di salvarsi”.
Come è stato il primo impatto?
“Vedrò strada facendo le differenze che ci sono tra la Serie A e la Liga, questa esperienza può portarmi tanto vantaggio anche per il futuro e capire le differenze. Sicuramente a primo impatto mi hanno colpito le strutture che sono al top. I campi di allenamento, le palestre, la cura dei dettagli”
Se la vedrà con attaccanti di tutto rispetto…
“Se pensiamo ai nomi dei club quasi ti spaventi. Ma ci sono tanti club con calciatori importanti anche in Italia”.
Da cosa è rimasto impressionato da subito?
“Dallo stadio. È un club storico, qui ci sono grandi strutture. C’è uno stadio da ventotto mila posti, sold out ogni partita”.
C’è una salvezza da conquistare.
“Misurarsi con tutte le squadre fa capire le differenze. Le sfide di cartello sono sempre le più belle. Nulla è impossibile, fin quando c’è la matematica ci si prova: anche quella è una sfida e mi stimola molto. Cercherò di dare il mio contributo affinché la squadra possa centrare l’obiettivo”.
Lei poteva essere del Palermo, dove è andato Pohjanpalo.
“Va via da Venezia una figura importante che ha rappresentato la squadra in questi anni. Se l’aspettavano in pochi. Per quanto riguarda me si, c’è stata la possibilità. Ma non si è concretizzata e ora sono felice in Liga”.
Cosa le rimane di questi mesi a Venezia?
“È stata la mia prima esperienza in A. Mi porto dietro tante cose che possono farmi bene in futuro. E alla squadra auguro di salvarsi”.
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