Danimarca-Tunisia 0-0, le pagelle: Cornelius sbaglia da un metro, Laidouni indemoniato
Risultato finale: Danimarca-Tunisia 0-0
DANIMARCA
Schmeichel 7 - Viene graziato dal tiro di Drager che, deviato, finisce fuori. Poi però è attento sulle palle alte, mentre piazza una paratona a fine primo tempo.
Kjaer 6 - Se la cava con mestiere e senza troppa fatica (dal 65' Jensen 6 - Quando entra la Danimarca prova a essere più offensiva, anche riuscendoci).
Andersen 6 - In ritardo in alcune chiusure, in altre è provvidenziale perché evita - con giocate aeree - guai peggiori.
Christensen 6,5 - Qualche volta si fida un pelo troppo della propria qualità tecnica, perdendo qualche pallone sanguinoso. Veloce e difficile da saltare, di testa regala a Cornelius un cioccolatino che l'ex Atalanta non sbaglia.
Kristensen 5,5 - Un po' confusionario, vorrebbe sfondare dalla sua parte ma ci riesce a targhe alterne.
Delaney 6 - Mette ordine a centrocampo, almeno finché può. Si fa male in un contrasto alla fine del primo tempo, costretto a cambiare (dal 45' Damsgaard 6,5 - Dà brio alla trequarti, cercando spesso di combinare con Maehle).
Hojbjerg 6,5 - Nel primo tempo è quello che canta e porta la croce, trovando molto spesso anche il modo per galleggiare in avanti.
Maehle 6,5 - In Nazionale solitamente è un altro tipo di giocatore rispetto a quello che si vede a Bergamo: molto più offensivo e realizzatore. Forse su di lui c'è un rigore che l'arbitro non concede, è sempre il più pericoloso.
Skov Olsen 5,5 - Non è un fattore, sbaglia molti palloni, sia in appoggio sia quando serve metterci una qualità maggiore. Fa gol, ma il suo gesto viene vanificato dal fuorigioco di Dasmgaard (dal 65' Lindstrom 6 - Sulla sinistra prova a dare più qualità).
Eriksen 6 - Quando entra Damsgaard è costretto a prendere il posto di Delaney, arretrando di qualche metro. Va vicino al gol con un tiro dalla distanza di sinistro.
Dolberg 5 - Nel primo tempo viene guardato a vista dai difensori tunisini, così può solo toccare il pallone una sola volta in mezzo all'area, murato. Nella ripresa ha una buona occasione, ma il colpo di testa strisciato finisce largo. Troppo poco (dal 65' Cornelius 5 - Si fa sentire più di chi va a sostituire, ma sbaglia da un metro l'opportunità dell'1-0).
Kasper Hjulmand 5,5 - Dice che la sua squadra può vincere la Coppa del Mondo, del resto tutte le qualificate possono sognarlo. Però dovrebbe fare molto meglio di questa gara.
TUNISIA
Dahmen 6,5 – Nel primo tempo impegnato poco e con conclusioni deboli. Nella ripresa si supera sul missile di Eriksen e mette la sua firma sulla porta inviolata a sorpresa della Tunisia.
Meriah 6,5 – Si potrebbe fare una pagella unica per i tre centrali tunisini. Solido, attento e tosto. Centralmente la Danimarca non sfonda mai. Cambia il suo cliente, prima Dolberg poi Cornelius, ma lui non sbaglia un intervento.
Talbi 6,5 – Anche lui autore di una super prestazione. Il centro sinistra è la sua zona e Skov Olsen, dotato di ottima tecnica e velocità, non riesce mai a prendergli il tempo.
Bronn 6,5 – La saracinesca tunisina si completa con il centrale della Salernitana che opera sul centro destra della linea a tre. Sbaglia poco e niente. Cresciuto tanto in questi mesi italiani specialmente al livello tattico e i risultati si vedono tutti.
Drager 6,5 – Su e giù sulla corsia di destra per tutta la partita. Sfiora il vantaggio con un destro dalla distanza deviato da Christensen sul quale Schmeichel non avrebbe potuto nulla. Poi sforna qualche cross interessante che i compagni non riescono a sfruttare. Dall’88’ Kechrida sv.
Laïdouni 7 – Indemoniato. Il centrocampista, o meglio tuttocampista, tunisino inizia la sua partita arringando la folla dopo una manciata di secondi. Gioca ottantotto minuti da guerriero senza un mollare un centimetro e lottando su ogni pallone. Quando può si propone anche in zona offensiva. Che piacevole scoperta. Dall’88’ Sassi sv.
Skhiri 6 -Meno appariscente rispetto al suo compagno di reparto ma comunque prezioso. Pressa tanto e non perde mai la posizione in mezzo al campo. È il punto di riferimento sulla linea mediana per i suoi compagni.
Abdi 6 – Spinge meno rispetto a Drager e si preoccupa di più della fase difensiva. Utile il suo lavoro nell’arginare Skov Olsen che sparisce dalla partita.
Ben Slimane 6 – Il meno positivo del tridente, ma comunque autore di una buona gara. Specialmente in fase di pressing e recupero palla. Fatica di più a farsi vedere in zona gol. Dal 67’ Sliti 6 -Cambia l’interprete, non la musica. Buona prova dinamica e con qualche spunto.
Msakni 7 – Leader tecnico e caratteriale di questa Tunisia. Dai suoi piedi partono tutte le azioni pericolose. Prova a illuminare con qualche giocata che i compagni cestinano, ma mette in mostra tutte le sue qualità che sorprendono tutti, difensori della Danimarca compresi. Dall’80 Mejbri sv.
Jebali 6,5 – Corre e lotta tanto per la squadra senza dare punti di riferimento. Ha il merito di sbloccarla, ma segna in fuorigioco. Qualche minuto più tardi solo un super Schmeichel gli nega la gioia personale. Dall’80’ Khenissi sv.
Jalel Kadri 7 – Gara perfetta alla quale manca solo il gol. Ritmi altissimi, pressing a tutto campo e agonismo senza precedenti. La sua Tunisia non si limita a difendere ma copre alla grande tutte le zone del campo e si rende spesso pericolosa a campo aperto. Una delle soprese indiscusse di questo inizio mondiale.