
Baldini tocca quota 800 panchine e rilancia il Pescara: “Credo nei playoff, ma serve il salto di qualità”
Silvio Baldini oggi festeggia un traguardo che pochi possono vantare: 800 panchine in carriera. Un numero che racconta l’esperienza, la passione e la resilienza di un allenatore fuori dagli schemi, capace di ispirare e spiazzare con la stessa naturalezza. Eppure, il giorno della celebrazione arriva in uno dei momenti più delicati della stagione del suo Pescara.
Reduce da due sconfitte amare e difficili da digerire, la squadra biancazzurra è chiamata a una reazione immediata. Lo stesso Baldini non ha mai nascosto le difficoltà, ma continua a credere con fermezza nella vittoria dei playoff, a prescindere dalla posizione di partenza. Una dichiarazione di fede nei suoi uomini, ma anche una sfida aperta alle logiche del torneo.
Terzo o decimo, la differenza è enorme
Nonostante l’ottimismo del tecnico, la realtà dei playoff è impietosa: terzo o decimo posto fanno tutta la differenza del mondo. Le squadre che chiudono nella parte alta della classifica possono infatti saltare i due turni preliminari a gironi, disputati in gara secca, con vantaggio del campo e due risultati su tre a favore per chi è meglio piazzato.
Accedere direttamente alla fase nazionale, dove le partite si giocano in andata e ritorno e il livello si alza, è un vantaggio strategico enorme. Riduce il dispendio fisico e mentale, abbassa il margine d’errore e consente di preparare con più lucidità il cammino verso la promozione.
Ora serve una scossa
Baldini lo sa, e sa anche che il tempo per raddrizzare la rotta c’è, ma è poco. Serve una svolta nelle ultime tre gare di campionato per blindare almeno il quarto posto, e provare a scalare posizioni utili per evitare il percorso più tortuoso degli spareggi.
Il traguardo personale di oggi è importante, ma Silvio Baldini non è tipo da accontentarsi dei numeri: il vero obiettivo resta scrivere un nuovo capitolo vincente con il Pescara. E per farlo, serve cominciare subito.







