
Pescara, niente trappole: servono sei punti per blindare il quarto posto e sognare il terzo
Per il Pescara, quella di oggi è più di una semplice partita: è una trappola, l’ennesima in una stagione dove le cadute contro le ultime della classe sono state dolorosamente frequenti. Gli esempi recenti parlano chiaro: la sconfitta di un girone fa contro gli scaligeri e quella, ancor più bruciante, a fine marzo a Sestri Levante. Errori da non ripetere, soprattutto ora che l’orizzonte del terzo posto è ancora visibile, seppur offuscato, e quello del quarto va assolutamente difeso con le unghie.
La Torres, attuale terza, riceve il Carpi e ha bisogno di appena due punti nelle prossime due giornate per garantirsi un posto sul podio. Questo obbliga i biancazzurri a un doppio sforzo: vincere oggi e domenica prossima all'Adriatico contro il Campobasso, sperando al contempo in una doppia non vittoria dei sardi, magari con almeno una sconfitta a complicarne il cammino.
Ma più che guardare avanti, forse è il caso di guardarsi le spalle: l’Arezzo, infatti, incalza. Affronterà la Lucchese e ha il vantaggio negli scontri diretti con il Pescara, esattamente come la Torres. Un dettaglio che potrebbe diventare decisivo nella volata finale.
La ricetta, quindi, è chiara: vincere oggi per dare un colpo al cerchio e uno alla botte. Con quattro punti nelle ultime due partite, il Delfino sarebbe certo del quarto posto nel girone e, aspetto tutt’altro che secondario, si confermerebbe come la miglior quarta classificata dell’intera Lega Pro. Un dettaglio che potrebbe fare una grande differenza in ottica playoff, garantendo accoppiamenti favorevoli e il vantaggio del fattore campo.
Capitan Riccardo Brosco e compagni lo sanno bene: non c’è più spazio per le distrazioni. Oggi bisogna evitare l’ennesima trappola e dimostrare che la lezione è stata imparata. Con intelligenza, determinazione e, soprattutto, con la voglia di andare oltre i limiti imposti da una stagione fin troppo altalenante.







