"Sappiamo che il Perugia deve fare meglio ed abbiamo ancora il rammarico per la gara di Gubbio"
L'allenatore del Perugia, Lamberto Zauli, ha presentato la gara interna contro il Pescara, in programma domenica alle ore 15 allo stadio Curi. “Da Gubbio siamo usciti rammaricati ed è stata la sconfitta più dolorosa per noi, con la squadra che era in pieno controllo della partita. Ci sono state cose fatte bene, abbiamo rischiato poco, ma dobbiamo migliorare per arrivare a condizionare il risultato, che poi fa vedere tutto bello. Il risultato in una piazza così fa troppo la differenza. Dobbiamo migliorare dentro le due aree ed in rifinitura. Dobbiamo fare meglio negli ultimi 20-25 metri. Ci sono le scelte dei singoli, posso aiutarli cercando di trovare più soluzioni anche quando l’area è stata riempita bene, non abbiamo trovato gli spunti e questo condiziona il risultato. Le partite contro Torres e Legnago non le sento mie, a Sassari ero arrivato il giorno prima. Non ci sono stati allenamenti. Nelle altre, in casa siamo dietro solo all’Entella, visto che abbiamo fatto 3 vittorie e 2 pareggi. Fuori abbiamo perso dei punti. Rammarico c’è per Ferrara e Gubbio, mentre a Pontedera avremmo potuto fare meglio. A Pineto siamo andati con 2/11esimi della formazione tipo. Non devo difendermi. Il campionato è molto equilibrato, perdono punti anche le prime. Il peccato sulla gestione mia, escludendo le prime due, è su quelle due o tre partite che ho appena menzionato. In settimana ci siamo confrontati. Dobbiamo migliorare nelle piccole cose. Non ci è mai capitato di uscire dal campo dopo che l’avversario è stato superiore. Tre o quattro punti in più sarebbero stati importanti per le posizioni tra il decimo e settimo posto. Sono partite che avrebbero dato continuità ai punti che abbiamo fatto in casa. Dobbiamo crescere come squadra, nell’ultimo periodo e prima di perdere a Gubbio avevamo perso solo a Pontedera. Detto questo non sono contento, potevamo fare più punti. La squadra deve lottare in tutte le partite.
Un po’ di lotta fisica, di scaltrezza. Sono con la squadra, sempre. Ci sono tanti giovani che avranno una carriera importante, ma se leggo la formazione dico che si può vincere e si può perdere. C’è pochissimo storico nella carriera di alcuni giocatori. Sono le attese ed il blasone che cambiano le cose. Per me è stata una sofferenza vedere mille persone a Gubbio ed aver preso gol all’ultimo. Lungi da me difendere me stesso. Continuità manca perché non l’abbiamo trovata fuori casa. Partita di domani potenzialmente aperta? Non so se sia un vantaggio, affrontiamo una squadra che gioca a viso aperto, ha numeri e giocatori importanti. Mi aspetto una partita aperta, saremo aggressivi entrambi. Per soluzioni tattiche alternative al 4-2-3-1 con Di Maggio che gioca sotto punta ci spostiamo dal 4-2-3-1 al 4-3-3 in un attimo. L’unica cosa che non abbiamo fatto tantissimo è il modulo con le due punte. Cisco ci ho parlato qualche giorno fa. Ci era rimasto male per non aver giocato a Ferrara, poi ha capito. Ognuno vorrebbe sempre giocare. Ma dopo uno stop lungo ci vuole tempo. Le tre-quattro settimane di allenamenti che ha fatto lo stanno migliorando nettamente. E’ cresciuto. Il valore di Andrea è evidente agli occhi di tutti. Angella nelle prime due partite che ha fatto con me si era allenato solo il giorno precedente, ora ha avuto più tempo per prepararsi per rientrare in maniera migliore e sarà della partita. Giunti è un ragazzo che ha una maturità fuori dal comune per l’età che ha, ha una fame incredibile. Piccolo traguardo che deve essere l’inizio. Faccio il tifo per lui, ragazzi del genere vanno premiati. La società lo ha riconosciuto”.