
L’esempio di Francesco: passione e amore per il Milan da alimentare, non da deludere
Il momento storico che sta attraversando il Milan è tutt’altro che felice. Al netto dei numeri che vengono comunicati relativi alle presenze allo stadio (dove sono sempre di più i tifosi one-shot stranieri, i “customer” per dirla all’inglese), ci sono esempi di amore puro per la propria squadra che devono far riflettere chi sta nella stanza dei bottoni, chi pensa che cancellare il tifo – specie quello organizzato - sia la soluzione per avere atmosfere da NBA, NHL o NFL o peggio ancora da teatro e chi mette prezzi folli per i biglietti, pensando che il calcio sia un prodotto elitario. L’esempio lo si è visto sabato sera, in occasione di Milan-Fiorentina ed ha il volto e gli occhi di Francesco, piccolo tifoso milanista arrivato a San Siro insieme al papà e membri del Milan Club “Follia” di Bisceglie.
Milan-Fiorentina 2-2: l’esempio di Francesco
Nella foto principale, scattata da Daniele Mascolo, si vede Francesco brandire una bandiera con la scritta “TI AMO”, dove la O è rappresentata dallo stemma del Milan nei suoi colori originali, non in versione monocromatica come vedremo nella prossima stagione sulla prima maglia (perché certe cose non si dovrebbero toccare…). Per tutta la partita, Francesco ha sventolato la sua bandiera, ha cantato i cori della Curva Sud che stava sopra di lui, ha esultato ai gol di Abraham e Jovic e ha catturato l’attenzione perché la sua era l’unica bandiera, fatta eccezione per quella al secondo blu con l’effige di Kilpin, che veniva sventolata sugli spalti.
Amore per il Milan
Ecco, l’amore per una squadra è anche questo, è una tradizione di famiglia che si passa di padre in figlio (anche in Curva vi erano diversi papà e mamme con i loro figli a cantare per il Milan) ma che devono essere messi nelle condizioni di poterla vivere al meglio, specie quando si fanno viaggi così lunghi e si genera economia. E visto il disinnamoramento che si respira sempre di più, queste foto di Francesco dovranno far riflettere, che forse è meglio puntare meno sui “tifosi-turisti” e pensare a politiche più vicine a quello “local” (inteso come italiano), perché il turista una volta che consuma il prodotto se ne va, quello locale invece ci sta male. Francesco, non smettere mai di sventolare la tua bandiera, simbolo di un amore che solo chi è stato sui gradoni di San Siro può capire fino in fondo. E chissà che il Milan, leggendo queste righe e guardando queste foto, non voglia premiare il suo amore con un gesto significativo. A voi costerebbe poco, per lui vorrebbe dire rinforzare ulteriormente una fede già forte.







