San Rafa e magico Maignan. Se si sbaglia il 2° mercato… Ora è il tempo di spendere bene
Il rischio è di non credere allo scenario che si prepara in Champions League. Perché adesso il Milan ha la possibilità -considerata prima di cominciare una missione impossibile- di arrivare tra le prime otto e risparmiarsi il calvario dei play off, due partite in più e un febbraio ancora più trafficato di partite una dopo l’altra, con il recupero del Bologna da mettere in calendario. Dietro il risultato, merito esclusivo di Leao da un lato e di Maignan dall’altro, c’è poco di cui andar fieri. Perché il modesto Girona ha addirittura tre occasioni tre, nel primo tempo, per rimettere tutto in discussione. Questo significa che al di là dell’applicazione collettiva, ci sono troppi deficit da colmare. Per esempio la migliorata organizzazione difensiva della ripresa. Per esempio la prova disarmante -non c’è altro aggettivo- di Theo Hernandez che non solo sbava un gol fatto ma poi concede al suo rivale uno spazio eccessivo per prendere la mira e firmare un gol annullato per fuorigioco. Lunga è la strada per Conceiçao che tra l’altro non ha a disposizione molte risorse, tra infortuni, squalificati e gente in partenza. Un motivo in più per dedicarsi al mercato.
MERCATO INDECIFRABILE- Nelle prossime ore, forse, e sottolineo forse, capiremo meglio in quale direzione sta lavorando il Milan sul mercato di gennaio. Troppe le piste attribuite dagli agenti e dai siti a caccia di un clic, pochissime le certezze se non quella dell’arrivo di Walker, promosso a pieni voti da chi lo conosce benissimo (Fabio Capello tra questi, ndr). Si può discutere la sua vita privata disordinata, non certo il carisma che si porta dietro e del quale c’è assoluta necessità a Milanello. Se qualcuno vuol capire qualcosa di questo intreccio infernale di “si dice”, tra di loro spesso in aperto contrasto, ho una sola spiegazione da fornire: in questa finestra di mercato anche Ibra e con lui Moncada si gioca la credibilità di cui gode presso Gerry Cardinale. C’è un altro aspetto da sottolineare: da oggi giovedì 23 gennaio non si può più cincischiare con rinvii tattici e cambi in corsa di profili. Bisogna andare al sodo per centrare gli obiettivi concordati con Sergio Conceiçao e chiudere le trattative così da poter utilizzare i nuovi arrivi dal mese di febbraio che debutta con il derby del 2 sera.
CDA ALLARGATO- Sempre oggi giovedì 23 gennaio è previsto il cda del Milan con all’ordine del giorno l’ingresso di un secondo esponente del fondo Elliott, a garanzia del vender loan rifinanziato con versamento di 170 milioni (da parte di RedBird) e riduzione della quota capitale a 489 milioni con spostamento della scadenza al prossimo luglio 2028. Accanto a Gordon Singer, già presente nel cda, siederà un secondo rappresentante di Elliott. Operazione quest’ultima di ordinaria amministrazione e presente già in altri club (Oaktree aveva due consiglieri nel cda dell’Inter durante la presidenza Zhang a tutela del famoso prestito).