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L'Indonesia sogna i Mondiali con Thohir e gli olandesi. 15 naturalizzati in 2 anni
Quasi 280 milioni di abitanti, quarto paese più popoloso al mondo dopo India, Cina e Stati Uniti. Eppure l'Indonesia, nonostante l'amore per il calcio, non ha mai avuto nazionali competitive. Un solo mondiale all'attivo come Indie Olandesi: una partita persa 6-0 contro l'Ungheria e a casa. Per il resto solo delusioni con la selezione mai nemmeno vicina a qualificarsi. Indicative anche le prestazioni in Coppa d'Asia dove solo nell'ultima edizione del 2023 in Qatar ha superato la fase a gironi, uscendo poi agli ottavi di finale.
GLI OLANDESI E LA SITUAZIONE POLITICA
Già in quel periodo la trasformazione era iniziata. Ex colonia olandese (l'indipendenza è arrivata nel 1945), l'Indonesia ha attinto proprio ai Paesi Bassi, poiché molti giocatori olandesi hanno parenti più o meno vicini di origine indonesiana. Dal 2022 a oggi si contano 15 calciatori naturalizzati e la cosa ha suscitato qualche polemica in patria, considerando anche la situazione politica nel Paese, il cui presidente rappresenta il Partito del Movimento della Grande Indonesia, di matrice nazionalista e conservatrice.
LA METAMORFOSI CON THOHIR
Il presidente della Federcalcio indonesiana è una vecchia conoscenza del calcio italiano: Erick Thohir, ex numero uno dell'Inter. Proprio lui ha difeso con forza la scelta, ponendo al primo posto il bene di un movimento calcistico che deve crescere: "In una democrazia le opinioni diverse sono normali. Tuttavia, dal punto di vista della federazione, dobbiamo mirare a migliorare i risultati della nazionale".
SOGNO MONDIALE 2026
E a proposito di risultati, gli effetti positivi si iniziano già a vedere: martedì l'Indonesia ha superato niente meno che l'Arabia Saudita, un gigante del calcio asiatico ed è in questo momento terza nel suo girone di qualificazione: si qualificano le prime due e l'Australia seconda è distante un solo punto, con quattro partite ancora da giocare. Il commissario tecnico è un sudcoreano: Shin Tae-Yong, il capitano gioca in Italia: è il difensore del Venezia, Jay Idzes. Quest'ultimo, nato nel Brabante Settentrionale, Idzes ha passato tutta la sua vita in Olanda, è stato "acquistato" dall'Indonesia a fine 2023, grazie alla madre che aveva discendenze indonesiane.
12 OLANDESI E UN CATALANO SU 23 CONVOCATI
Dei 23 convocati per le partite di qualificazione ai Mondiali di novembre vi erano ben 12 olandesi: oltre al citato Idzes un altro giocatore ha giocato in Italia, il centrocampista ex Lecce Thom Haye. C'è anche il fratello di Tijjani Reijnders, Eliano. 24 anni, centrocampista anche lui, è fresco di cittadinanza indonesiana, avendola ottenuta lo scorso 30 settembre. Alcuni, come lo stesso Haye, avevano anche diverse presenze nelle rappresentative giovanili olandesi come il portiere Maarten Paes o i difensori Sandy Walsh e Justin Hubner. Un giocatore invece è spagnolo, o più precisamente catalano: Jordi Amat, difensore ex Espanyol e Rayo Vallecano.
LA CRESCITA NEL RANKING FIFA
"Miriamo ad attrarre il talento degli indonesiani all'estero, assicurandoci al contempo di coltivare talenti locali attraverso programmi di formazione giovanile robusti che pongano le basi per il futuro della nostra nazionale" ha dichiarato Thohir. Il ranking FIFA intanto evidenzia la grande crescita: a oggi l'Indonesia è al 130° posto, 45 posizioni sopra rispetto a tre anni fa. E la crescita è destinata a continuare.
GLI OLANDESI E LA SITUAZIONE POLITICA
Già in quel periodo la trasformazione era iniziata. Ex colonia olandese (l'indipendenza è arrivata nel 1945), l'Indonesia ha attinto proprio ai Paesi Bassi, poiché molti giocatori olandesi hanno parenti più o meno vicini di origine indonesiana. Dal 2022 a oggi si contano 15 calciatori naturalizzati e la cosa ha suscitato qualche polemica in patria, considerando anche la situazione politica nel Paese, il cui presidente rappresenta il Partito del Movimento della Grande Indonesia, di matrice nazionalista e conservatrice.
LA METAMORFOSI CON THOHIR
Il presidente della Federcalcio indonesiana è una vecchia conoscenza del calcio italiano: Erick Thohir, ex numero uno dell'Inter. Proprio lui ha difeso con forza la scelta, ponendo al primo posto il bene di un movimento calcistico che deve crescere: "In una democrazia le opinioni diverse sono normali. Tuttavia, dal punto di vista della federazione, dobbiamo mirare a migliorare i risultati della nazionale".
SOGNO MONDIALE 2026
E a proposito di risultati, gli effetti positivi si iniziano già a vedere: martedì l'Indonesia ha superato niente meno che l'Arabia Saudita, un gigante del calcio asiatico ed è in questo momento terza nel suo girone di qualificazione: si qualificano le prime due e l'Australia seconda è distante un solo punto, con quattro partite ancora da giocare. Il commissario tecnico è un sudcoreano: Shin Tae-Yong, il capitano gioca in Italia: è il difensore del Venezia, Jay Idzes. Quest'ultimo, nato nel Brabante Settentrionale, Idzes ha passato tutta la sua vita in Olanda, è stato "acquistato" dall'Indonesia a fine 2023, grazie alla madre che aveva discendenze indonesiane.
12 OLANDESI E UN CATALANO SU 23 CONVOCATI
Dei 23 convocati per le partite di qualificazione ai Mondiali di novembre vi erano ben 12 olandesi: oltre al citato Idzes un altro giocatore ha giocato in Italia, il centrocampista ex Lecce Thom Haye. C'è anche il fratello di Tijjani Reijnders, Eliano. 24 anni, centrocampista anche lui, è fresco di cittadinanza indonesiana, avendola ottenuta lo scorso 30 settembre. Alcuni, come lo stesso Haye, avevano anche diverse presenze nelle rappresentative giovanili olandesi come il portiere Maarten Paes o i difensori Sandy Walsh e Justin Hubner. Un giocatore invece è spagnolo, o più precisamente catalano: Jordi Amat, difensore ex Espanyol e Rayo Vallecano.
LA CRESCITA NEL RANKING FIFA
"Miriamo ad attrarre il talento degli indonesiani all'estero, assicurandoci al contempo di coltivare talenti locali attraverso programmi di formazione giovanile robusti che pongano le basi per il futuro della nostra nazionale" ha dichiarato Thohir. Il ranking FIFA intanto evidenzia la grande crescita: a oggi l'Indonesia è al 130° posto, 45 posizioni sopra rispetto a tre anni fa. E la crescita è destinata a continuare.
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