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Decreto Crescita, rischio scongiurato: rimarrà valido per il mondo del calcio

Decreto Crescita, rischio scongiurato: rimarrà valido per il mondo del calcioTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 18 ottobre 2023, 00:34I fatti del giorno
di Tommaso Bonan

Il colpo di scena nel colpo di scena è arrivato nel pomeriggio di ieri. A sottolinearlo per primo Calcio e Finanza: il Decreto Crescita è sì destinato a cadere o ad essere quantomeno modificato nella sua sostanza, ma queste novità non dovrebbero riguardare il mondo del calcio italiano come invece precedentemente immaginato da più parti e fonti. Il pallone nostrano perciò dovrebbe continuare ad usufruire dei vantaggi fiscali: il portale sottolinea che, in un passaggio del comunicato governativo reso noto al termine del Consiglio dei Ministri, si legge che rimarranno "invariate le disposizioni per i ricercatori, professori universitari e lavoratori dello sport già previste".

Questo il testo in versione estesa del Governo: "Ai lavoratori dipendenti o autonomi che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia sarà riconosciuto, dal 2024, un nuovo regime agevolato per un massimo di 5 anni. Potranno beneficiare di una riduzione della tassazione del 50 per cento, entro un limite di reddito agevolabile pari a 600.000 euro, i lavoratori in possesso dei requisiti di elevata qualificazione o specializzazione che non risultano essere già stati residenti nel nostro Paese nei tre periodi d’imposta precedenti al conseguimento della residenza", il comunicato del Governo che effettivamente non specificava l'estensione dell'abolizione allo sport.

In altre parole, niente tetto da 600mila euro come grande discriminante: l'intero areale dei calciatori professionisti che spostano la propria residenza in Italia proseguirà nel vedersi risparmiato il 50% della quota lorda. Tre le condizioni aggiuntive per vedersi riconosciuti i vantaggi del decreto: l’essere stati residenti all’estero nei due periodi d’imposta precedenti il trasferimento in Italia; l’obbligo di permanenza in Italia per due anni a seguito del trasferimento di residenza e lo svolgimento dell’attività lavorativa prevalentemente nel territorio italiano.

Storia del Decreto crescita
In Italia il Decreto Crescita è entrato in vigore nel gennaio del 2017 con una legge (la 24bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi) che agevola in termini fiscali una nuova residenza nella Penisola e permette a tutte le persone con alto reddito che si trasferiscono in Italia (o agli italiani che hanno trascorso almeno 9 anni sugli ultimi 10 all’estero), di applicare una tassa fissa di 100mila euro di tutti i proventi da fonte estera per un limite massimo di 15 anni.

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