Incontro Italdonne-Gravina per definire le basi della ripartenza. Ma niente nomi per il futuro ct
Nella giornata di ieri, come annunciato, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha avuto un incontro informale e privato con una delegazione della Nazionale Femminile – presenti le veterane Girelli, Bonansea e Bartoli - reduce dal negativo Mondiale in Australia e Nuova Zelanda. Un torneo finito prima del tempo e che ha portato con sé strascichi polemici prima con una lettera aperta delle giocatrici e poi con il saluto al veleno della ct Milena Bertolini.
L’INCONTRO - “Un clima disteso ha fatto da cornice al racconto sincero delle difficoltà riscontrate soprattutto negli ultimi due anni come già il capitano aveva ammesso nell’ultima intervista rilasciata dall’altro capo del mondo, che sono, però, servite non tanto a rimuginare sulle responsabilità che le stesse ragazze si sono nuovamente assunte per la parte che le riguarda, quanto a definire le basi da cui ripartire per costruire fondamenta solide per il movimento in generale e per la Nazionale in particolare. C’è la volontà condivisa di continuare a investire sulle persone e sul calcio femminile, insomma. - si legge su Tuttosport - Inutile sottolineare che, guardando nello specifico alla squadra, il punto di partenza è la scelta del nuovo ct: le ragazze non hanno fatto nomi (e nemmeno Gravina), ma hanno indicato al presidente le caratteristiche che dal loro punto di vista servono per individuare una guida che, innanzitutto, conosca bene il calcio femminile, creda nel movimento e creda in loro e che, ovviamente, abbia le competenze tattiche per ridare a queste ragazze un gioco all’altezza delle loro aspettative e delle loro caratteristiche”.
I NOMI - Dopo tanti no ricevuti – da Stramaccioni a Di Biagio passando per Nicolato, Evani e Lombardo – anche la quotazioni di Carmine Gautieri appaiono in discesa, mentre resta stabile il nome di Patrizia Panico, che al termine della stagione ha lasciato la Fiorentina Femminile e ha già aperto all’ipotesi azzurra. Il suo nome però viene visto come più indicato per il ruolo di vice con la FIGC che sta pensando a una soluzione interna pescando negli staff dismessi dopo il nuovo assetto dato alle nazionali maschili dall’Under 15 alla maggiore.