Caso Gunnarsdottir. L'allenatrice del Lione: "Le siamo state vicino. Era una cosa nuova"
Anche l’allenatrice del Lione Sonia Bompastor è intervenuta sul caso-Gunnarsdottir esploso nei giorni scorsi dopo che la FIFA ha condannato il club francese a pagare un indennizzo all’islandese per i mancati pagamenti durante il suo periodo di gravidanza. Intervistata a RMC Sport l’allenatrice ha spiegato di essere stata vicina alla giocatrice, ora alla Juventus, ma anche di aver avvallato la sua cessione al club bianconero: “Il preparatore atletico è stato in contatto diretto con lei per seguire la gravidanza e il post parto. Come mamme, anche noi abbiamo voluto organizzare al meglio il suo rientro per gennaio 2022. Abbiamo avuto le stesse discussioni e le stesse proposte per lei come per Amel Majri. Le avevamo mostrato che volevamo sviluppare le cose e tenere presente che era una madre oltre ad essere una calciatrice.
La mia sensazione è che fosse una novità per il club, a livello dirigenziale si fidavano molto della nostra sensibilità. - spiega Bompastor, ex calciatrice e madre di quattro figli – La mia sensazione è che ci fossimo preoccupati di mettere a posto tutte le varie cose affinché si sentisse realizzata come atleta e madre. Per il resto ho deciso io di non continuare con lei avvallando la cessione perché durante le partite ci sono state giocatrici che hanno risposto meglio a quello che volevo e lei non corrispondeva più alle aspettative e al modo di giocare che volevo impostare per la squadra”.