Mbappe assicura: "Non sputerei nella mia mano prima di stringerla ad Al Khelaifi"

Nell'intervista a fiume concessa a Le Parisien, Kylian Mbappé ha smentito diverse voci sul rapporto compromesso con il ct Didier Deschamps visto il ritorno in Nazionale dopo ben due chiamate perse a ottobre e novembre, toccando con mano chi potrebbe raccogliere l'eredità e sedersi sulla panchina della Francia. Inevitabile invece un riferimento al suo passato al Paris Saint-Germain e al divorzio (da free agent) per passare al Real Madrid, mossa indigesta per il club transalpino e il presidente Al Khelaifi.
A proposito del numero uno del PSG, alla domanda se mai gli darebbe la mano in un PSG-Real Madrid, Mbappe non ha generato casi di stato: "Certamente, certamente! Ho giocato a Parigi per sette anni e lì ho vissuto momenti straordinari. Non sono il tipo di persona che si concentra solo sul negativo. So essere grato per quello che la gente mi dà nella vita, sia professionalmente che personalmente. Certo che gli stringerei la mano, e non mi immagino di sputare sulla mia mano prima di stringere la sua". Questo nonostante siano nati dei contenziosi legali tra le parti per alcuni premi (circa 55 milioni di euro) a detta di KM9 non stipendiati e dunque richiesti con forza dall'asso francese al club, caso gestito insieme alla sua avvocata Delphine Verheyden.
Infine una suggestione: se desideri giocare un PSG-Real Madrid in Champions League: "Il peggior errore che si potrebbe commettere sarebbe pensare a questo - ha confidato l'attuale attaccante dei blancos -. Mi ricorda l’anno scorso, quando tutti davano per scontato che ci sarebbe stata una finale PSG-Real Madrid. E alla fine non siamo arrivati in finale. Quindi penso solo all’Arsenal, che sarà il nostro avversario nei quarti di finale, e alla mia squadra, il Real Madrid. Partecipiamo a tutte le competizioni. Abbiamo la possibilità di fare qualcosa di grande in questa parte finale della stagione e tutta la nostra energia deve essere dedicata a questo, a noi stessi e alle partite che ci aspettano. Questo tipo di proiezioni bisogna lasciarle al pubblico in generale, alla gente che ha il diritto di lasciarsi andare o speculare. Noi non abbiamo tempo per questo".
