Fonseca faccia a faccia con l'arbitro ed espulso, rischia fino a 7 mesi: "Mi scuso"
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Dopo la rabbiosa protesta, faccia a faccia con l'arbitro Benoît Millot, Paulo Fonseca ha voluto fare pubblicamente ammenda per un episodio che potrebbe costargli caro. L'ex tecnico di Milan e Roma si è recato davanti alle telecamere al termine della sfida vinta dal Lione per 2-1 sul Brest e ha chiesto scusa dopo l'espulsione rimediata nel finale: "Voglio solo dire che mi scuso per questo gesto, non dovrei farlo ma il calcio ci fa fare a volte dei gesti non corretti".
Fonseca, secondo il regolamento, rischia fino a 7 mesi di sospensione per questo gesto di grande nervosismo. Nei minuti di recupero, il signor Millot è stato richiamato dal VAR per verificare un possibile rigore per la squadra ospite. Una decisione che ha indispettito molto il portoghese, che ha protestato con forza con il direttore di gara: Millot non ha potuto far altro che estrarre il cartellino rosso e a quel punto Fonseca è andato su tutte le furie, arrivando quasi al testa a testa. Alla fine il penalty non è stato concesso.
Queste invece le parole di Laurent Prud'homme, direttore generale dell'OL: "È stato lui a insistere per venire a chiedere scusa e penso che questo sia importante. Ha spiegato che si è trattato di un brutto gesto dovuto all'impeto del momento; conosciamo il contesto attuale e cosa sta succedendo a proposito degli arbitri e volevamo subito calmare gli animi. Non è questa l'immagine dell'OL, non sono orgoglioso di quello che ha fatto il mister ma sono orgoglioso della sua reazione, di questa calma. Ancora una volta, chiediamo scusa all'arbitro".
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