Caso Olmo-Victor, ora che succede? Il 7 aprile è prevista la decisione definitiva

Il caso relativo alla registrazione di Dani Olmo e Pau Victor sta facendo scalpore in Spagna ed è destinato ancora a far discutere. Ieri, il Consejo Superior de Deportes (organo governativo) ha concesso l'attesa misura precauzionale ai due giocatori, che potranno essere nuovamente schierati dal Barcellona nelle prossime sfide, compresa la finale di Supercoppa Spagnola.

Dopo il rifiuto dei tribunali sportivi, della Federcalcio e della Liga, il Consiglio Superiore dello Sport ha quindi ribaltato ogni verdetto, scatenando l'ira del presidente Tebas, indispettito in particolare per la "la rapidità insolita" di una procedura che avrebbe potuto richiedere settimane. Ma come si è arrivati a questa situazione e quali sono gli sviluppi possibili? Il Barcellona aveva presentato ricorso al CSD per ottenere la misura cautelare, assicurando che la documentazione per l'iscrizione dei due giocatori alla seconda parte della stagione fosse arrivata entro i termini previsti, tra il 30 e il 31 dicembre, e di aver fornito le garanzie economiche necessarie per rientrare nei parametri del fair-play finanziario della Liga che da anni stanno tormentando il club di Laporta. A creare il problema è stato il rientro di Andreas Christensen; l'infortunio del difensore danese aveva permesso al Barça di registrare i due acquisti estivi liberando massa salariale, ma al 31 dicembre era necessaria una scelta che non è stata fatta. Laporta ha deciso di iscrivere tutti, ma LaLiga non ha ritenuto sufficiente la garanzia del club, che aveva venduto i posti VIP del nuovo Camp Nou per 100 milioni sperando potesse bastare.

Una licenza scaduta, se non rinnovata entro i termini, non può essere concessa nuovamente e per questo motivo Olmo e Victor rischiavano di restare fermi fino a giugno, a meno che non avessero deciso di trasferirsi altrove. La RFEF e LaLiga sono convinti di aver agito nel giusto e ora dovranno attendere - come tutti - il 7 aprile, data entro la quale il CSD dovrà risolvere definitivamente il problema. Tre mesi "con la condizionale" e cruciali per il futuro del Barcellona, impegnato in tre competizioni.