Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Barcellona, Raphinha racconta il passato: "Crescere in una favela è complicato"

Barcellona, Raphinha racconta il passato: "Crescere in una favela è complicato"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Titone/BernabeuDigital.com
ieri alle 22:26Calcio estero
di Yvonne Alessandro

In estate avrebbe potuto dire addio, perché il Barcellona sembrava convinto di fiondarsi su Nico Williams e per rendere il colpo possibile era stato considerato il sacrificio di Raphinha. Ma in questa stagione l'ala sinistra brasiliana, classe '96, si sta rivelando uno dei giocatori più incisivi nel team blaugrana di Hansi Flick, con 23 gol e 15 assist in 34 partite. Numeri da capogiro che riflettono anche lo stato d'animo del giocatore che si è lasciato alle spalle un calciomercato estivo confusionale e i tanti rumors riguardanti un suo addio forzato.

Ora è felice al Barça, dove è un leader e con il quale aspira a vincere la Champions League, come ha rivelato in un'intervista a France Football. Ma Raphinha nella sua vita non ha avuto una strada facile e non dimentica le sue radici e i suoi inizi: "Crescere in una favela è sempre complicato. La gente ha difficoltà economiche e poche opportunità di uscire dalla propria situazione. Allo stesso tempo, è molto gratificante quando ci riesci, come è successo a me. Mi sento orgoglioso di scrivere una bella storia, sapendo da dove vengo. Sono diventato ciò che sono oggi grazie a tutto ciò che ho vissuto all'interno della mia comunità. Mi ha fatto crescere sia personalmente che professionalmente. Della mia infanzia a Restinga, quello che ricordo di più sono le partite di calcio con i miei amici e cugini, il tempo che passavo con i miei nonni e tutta la mia famiglia la domenica".

Il brasiliano poi ha speso anche parole di elogio per Xavi nel momento più delicato citato in precedenza: "Anche se c'erano molte voci sulla mia partenza la scorsa stagione, lui non smetteva mai di dirmi che contava su di me. Se non fosse stato lui l'allenatore del Barça, non indosserei questa maglia che ho sempre sognato di indossare. Xavi era convinto che con duro lavoro sarei diventato un giocatore importante".

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile