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Bellomo: “Il gol? Una liberazione. Dobbiamo vincere di più, la squadra c’è. La finale playoff è una ferita aperta”
ieri alle 21:20In Primo Piano
di Martina Michea
per Tuttobari.com

Bellomo: “Il gol? Una liberazione. Dobbiamo vincere di più, la squadra c’è. La finale playoff è una ferita aperta”

Nell'appuntamento serale de 'Il bianco e il rosso TB Sport' su Tele Bari, è intervenuto uno dei protagonisti della scorsa partita contro il Brescia: Nicola Bellomo. Di seguito le sue parole

Sull’esultanza: “È stata spontanea, l’ho fatta due anni fa contro il Venezia, mancava da un po’ e l’ho riproposta per i baresi. Ho aspettato questo momento da tanto, è stata una liberazione per me. Dopo la stagione dello scorso anno e tutto quello che è successo quest’estate, è stata veramente un’emozione grandissima. Ho visto vissuto dei momenti veramente brutti, ma ho le spalle larghe e scivola tutto addosso. Rispondo sul campo e in allenamento, chi vede sa”.

Sul ruolo: “Erano un paio di settimane che lo provavo, in questa settimana sono stato sempre lì. Mi allenavo bene e vedevo dal mister piena fiducia: mi dava consigli, ho iniziato a capire che faceva sul serio. Dal ritiro di quest’estate mi ha sempre detto che avrei dovuto pazientare, ma che comunque ero piena parte del gruppo. Spero di poter dare ancora il mio contributo e di fare qualcosa di importante per la squadra”.

Sui punti persi…”Ne abbiamo lasciati tanti per strada. Noi lavoriamo un sacco sia sul campo che nel rivedere video per capire gli errori che facciamo. Ce la mettiamo tutta. Quest’anno si respira dal primo giorno un’aria diversa, forse perché dopo la scorsa stagione ci siamo subito presi la responsabilità. Non volevamo ripetere ciò che era successo. Quest’anno sta andando bene, dobbiamo vincere un po’ di più, altrimenti potrebbe esserci qualche rammarico”.

Sul suo essere leader: “I compagni di squadra e gli addetti ai lavori mi dicono spesso che sono uno che si fa sentire, mi fa piacere. E Cassano è tra i miei idoli, è del mio quartiere”.

Sulla finale playoff persa: “È stata dura, quella partita non l’ho vista per tanto tempo, non riuscivo a guardare la scena. Gente, pubblico e bambini, ha fatto davvero male. È una ferita aperta, solo la Serie A potrebbe cancellarla”.

Il ricordo più bello: “L’esordio di tanti anni fa con Conte. Essere allenato da lui è tanta roba. È il ricordo più bello che ho”.