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L’Atalanta rallenta, ma la corsa scudetto resta aperta
Oggi alle 07:00Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

L’Atalanta rallenta, ma la corsa scudetto resta aperta

Un pareggio che nasconde segnali di crescita futura: tra affaticamento e strategie per il lungo termine, la Dea prepara le grandi sfide in arrivo.

La prestazione dell’Atalanta contro l’Udinese ha lasciato più dubbi che certezze. Il pareggio per 0-0, maturato al termine di una partita opaca, è stato comunque un risultato prezioso considerando il contesto: i friulani hanno dominato per ampi tratti, colpendo due legni e mettendo in seria difficoltà i nerazzurri. Come spesso accaduto nelle ultime stagioni, gennaio si conferma un mese complicato per la Dea, ma il punto conquistato dimostra la capacità di resistere anche nei momenti più difficili.

LA CORSA AL TITOLO D’INVERNO E LE SFIDE ALL’ORIZZONTE
Con i successi di Napoli e Inter - scrive L'Eco di Bergamo -, l’Atalanta ha perso terreno rispetto alla vetta, ma la corsa per il titolo d’inverno resta apertissima. I partenopei guidano con cinque punti di vantaggio (ma una partita in più), mentre i nerazzurri milanesi sono a +1 con una gara in meno. La squadra di Gasperini, però, dovrà concentrarsi non solo sui recuperi ma anche sui prossimi big match: Juventus e Napoli, entrambe in arrivo, rappresentano test fondamentali per misurare le reali ambizioni scudetto.

L’IPOTESI DEL SOVRACCARICO: UN PIANO PER IL FUTURO
La prestazione sottotono contro l’Udinese potrebbe trovare una spiegazione nei carichi di lavoro intensificati durante la sosta di gennaio. Non sarebbe la prima volta che la Dea rallenta in questa fase per poi esplodere nella seconda parte del campionato. Gasperini e il suo staff puntano a mettere “benzina nelle gambe” per affrontare un tour de force che prevede impegni ravvicinati su più fronti: campionato, Champions League e Coppa Italia. La strategia, testata negli anni, ha spesso portato a risultati straordinari nel girone di ritorno.

UN’ATALANTA CHE SOFFRE LE SUE STESSE ARMI
Non va sottovalutata la forza dell’Udinese, squadra fisica e ben organizzata, spesso paragonata a una piccola Atalanta. I friulani hanno saputo sfruttare la loro fisicità e intensità per mettere in difficoltà de Roon e compagni, che hanno faticato a imporre il loro ritmo abituale. Le difficoltà sono state amplificate dall’assenza di un centravanti di ruolo come Retegui: il sistema con il “falso nueve” ha funzionato male contro una difesa ben strutturata come quella friulana.

SEGNALI POSITIVI PER IL FUTURO
Nonostante la prestazione opaca, il pareggio di Udine potrebbe rivelarsi una tappa importante nel percorso di crescita della squadra. Come accaduto in passato, i momenti difficili di gennaio sono spesso seguiti da cavalcate entusiasmanti nella primavera. Il calendario offrirà presto l’opportunità di riscatto: il ritorno al Gewiss Stadium e le sfide contro avversari di alto livello rappresentano l’occasione perfetta per dimostrare che questa Atalanta ha tutte le carte in regola per ambire a qualcosa di grande.

L’Atalanta è ancora pienamente in corsa per lo scudetto, ma il pareggio di Udine evidenzia aspetti da migliorare e lezioni da imparare. Tra strategie di lungo termine e un calendario impegnativo, la squadra di Gasperini ha tutto il potenziale per tornare protagonista. La vera Atalanta potrebbe sbocciare proprio quando conta di più.