
Ascoli, tra infortuni e delusioni: a Forte il compito di accendere la luce
Il finale di stagione dell’Ascoli passa anche, e soprattutto, da chi finora ha dato poco. Troppi giocatori nel corso dell’anno sono rimasti ai box o hanno deluso le aspettative, rendendo il cammino della squadra ancora più complicato. Domenica, contro la Torres, serviranno cuore e orgoglio, ma anche il contributo concreto di chi ha del potenziale ancora inespresso.
Uno su tutti: Francesco Forte. L’attaccante, spesso fermato da problemi muscolari, tornerà finalmente titolare. La speranza è che possa incidere sin da subito, regalando una prestazione da leader in una gara che ha il sapore della riscossa. Forte sarà il perno di un tridente offensivo che dovrebbe essere completato da Andrea Silipo (match-winner dell’andata) e Davide Marsura, in quello che si preannuncia come un attacco sulla carta competitivo, ma che dovrà dimostrare solidità anche sul campo.
In difesa, torna disponibile Riccardo Gagliolo, ma il suo contributo rimane ancora un punto interrogativo. Perennemente tormentato dagli infortuni, l’esperto centrale sembra destinato alla panchina. A fare coppia con Damiano Menna dovrebbe essere Marcos Curado, una scelta dettata più dalla condizione fisica che dalla gerarchia tecnica.
Nel novero delle delusioni stagionali spicca anche Luca Tremolada. A differenza di altri, non è stato frenato dagli infortuni, ma semplicemente non ha mai trovato spazio né continuità. Quando chiamato in causa ha faticato a lasciare il segno, e anche domenica dovrebbe partire dalla panchina, ormai fuori dalle rotazioni offensive principali.
È in questo contesto difficile che l’Ascoli cerca di chiudere il campionato salvando almeno la faccia. Mancano tre partite, tre occasioni per mostrare che qualcosa si può ancora salvare. Ma, più di tutto, servono risposte da chi ha dato poco e può dare molto. A cominciare da Forte.







