
Corazza guida l’attacco, Tremolada illumina: i numeri chiave del rendimento bianconero
In una stagione fatta di alti e bassi, l’Ascoli trova alcune certezze nei suoi singoli. Il nome più incisivo in zona gol è senza dubbio Simone Corazza, autore di 11 reti, vero punto di riferimento dell’attacco bianconero. Alle sue spalle, sorprende il contributo del centrocampista Ivan Varone, secondo miglior marcatore con 5 gol all’attivo, a conferma del suo dinamismo e della sua capacità di inserirsi.
A completare il quadro dei marcatori ci sono gli esterni offensivi: Simone D’Uffizi, Andrea Silipo e Mattia Gagliardi, tutti con due gol ciascuno, insieme al regista Bando, capace anche lui di trovare due volte la via della rete. Un reparto offensivo che, pur senza numeri clamorosi, ha saputo trovare soluzioni distribuite in più reparti del campo.
Chi invece si è distinto per visione di gioco e capacità di innescare i compagni è il trequartista Luca Tremolada. Con cinque assist all’attivo, è lui il vero rifinitore della manovra bianconera. Dietro di lui, Davide Marsura ha firmato quattro passaggi decisivi, mentre Varone e Francesco Cozzoli si sono messi in mostra anche in fase di costruzione con tre assist a testa. Corazza, oltre ai gol, ha servito anche due assist, confermando il suo ruolo centrale nella fase offensiva.
Ma non tutto funziona a dovere. Sul piano disciplinare, infatti, l’Ascoli mostra il suo lato più fragile: dopo 35 giornate, la squadra è terzultima nella classifica fair play. Il dato parla chiaro: 93 cartellini gialli e 6 espulsioni sono numeri che pesano, specialmente in una fase della stagione in cui ogni dettaglio può fare la differenza.
In sintesi, il mix tra individualità brillanti e fragilità caratteriali ha finora definito l’andamento bianconero. Ora, con le ultime gare alle porte, sarà fondamentale trovare equilibrio tra aggressività e lucidità, sfruttando la qualità dei singoli senza cadere nelle trappole dell’indisciplina. Perché la salvezza – o qualcosa in più – passa anche da lì.







