…con Giorgio Perinetti
“Mi è dispiaciuto il distacco da Clotet a cui riconosco onestà professionale e qualità. Nel calcio però i risultati sono la cartina di tornasole, la società quindi ha voluto dare uno choc emotivo cambiando la guida tecnica”. Cosi a Tuttomercatoweb il direttore sportivo del Brescia, Giorgio Perinetti.
Le prime impressioni su Aglietti?
“Si è presentato con grande entusiasmo”.
Davvero ha pensato alle dimissioni?
“Non essere riuscito a supportare nel migliore dei modi Clotet mi ha portato a fare un passo indietro. Mi è stato chiesto invece di rimanere e quindi cercherò di dare il mio contributo al mister”.
Come vi prepárate a sfidare il Palermo?
“Aglietti ha pochi giorni per conoscere la squadra. Ha le idee chiare per affrontare la partita. Il Palermo viene da una vittoria importante, ma a noi servono punti”.
Il ds del Palermo è Rinaudo. È stato con lei a Venezia. Lo considera un allievo?
“L’ho avviato a questa carriera quando Ga lasciato il Vicenza. Gli chiesi di giocare per il Venezia, non fu possibile per vicende burocratiche e così lo feci collaborare con me visto che ambiva a fare il direttore sportivo. No, non lo ritengo un mio allievo: per ambizione e autorità ha più il piglio di un professore che di un allievo”.
Uno sguardo al Mondiale: come è stato?
“Ci sono state delle sorprese e delle novità. Parlo del Giappone e dell’Arabia Saudita. Nel Marocco ha spiccato un mio ex calciatore, El Yamiq. Poi la finale è stata spettacolare. Con Messi e Mbappé si spostano gli equilibri”.
Come sarà il mercato di gennaio?
“Per la Serie A non può essere un grande mercato per ovvi motivi. Sarà un mercato con qualche intervento. Più preparatorio per l’estate. Ci sarà invece fermento in B: almeno dieci società hanno dichiarato di voler andare su, ci sarà movimento”.
Conte non ha ancora rinnovato con la Juve…
“Non so come interpretarlo: se vuole aspettare le ambizioni del Tottenham o cosa succede intorno, magari alla Juventus. Ma credo che per definire il futuro di Allegri ci vorrà tempo”.
Belotti alla Roma gioca poco. È stato accostato alla Fiorentina.
“Le sue ultime decisioni non mi convincono. Per esempio essere andato alla Roma. Aveva bisogno di una squadra che lo facesse giocare con più continuità per esprimere tutto il suo carattere. Cabral e Jovic hanno un po’ deluso, quindi direi che alla Fiorentina con l’appoggio di Kouamé potrebbe costruire una coppia interessante. Approfitto comunque di questa intervista per fare gli auguri di Natale a tutti i tifosi e le società per cui ho avuto l’onore di collaborare”.