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Vanoli sul mercato senza dire nulla di nuovo dice tantissimoTUTTO mercato WEB
Paolo Vanoli
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 19:30Notizie
di Elena Rossin
per Torinogranata.it
fonte Dall'inviata alla conferenza stampa Elena Rossin

Vanoli sul mercato senza dire nulla di nuovo dice tantissimo

Nella conferenza che ha preceduto la partenza per Firenze, domani il Torino giocherà all’Artemio Franchi alle ore 12,30, i giornalisti presenti hanno provato in tutti i modi a far dire a mister Vanoli qualche cosa sul mercato visto che a 16 giorni dalla chiusura non è ancora arrivato nessun rinforzo, neppure il sostituto di Zapata che si era infortunato lo scorso 5 ottobre, e l’infermeria è alquanto affollata, visto che sono indisponibili oltre all’attaccante colombiano anche Schuurs, Savva, Ilkhan e recentemente si sono aggiunti Ilic e Vojvoda. Senza dimenticare che la sua squadra dopo 20 partite è sì al 12° posto, ma a sole 4 lunghezze dalla terzultima posizione e ha segnato solo 20 gol in totale e nelle ultime 13 giornate, quindi da quando non c’è più Zapata, 8.

Ma Vanoli non ha aggiunto nulla rispetto a ciò che aveva già detto in altre occasioni, ma questo non significa che non attenda i giocatori che ha richiesto, anzi. E lo si capisce chiaramente dalle sue parole che sono ancora più pregne di significato proprio perché non aggiungono nulla però accennando ribadiscono.

La settimana scorsa aveva detto che la società deve capire anche l'importanza di questo mercato, ma sono passati 7 giorni e di nuovi giocatori non ne sono ancora arrivati. E’ ancora convinto che la società abbia capito l'importanza di questo mercato e se ha ricevuto assicurazioni in questo senso?
“Non mi voglio ripetere e voglio chiudere questo capitolo. Sono una persona abbastanza diretta, penso che voi l'abbiate capito. Ho già parlato di cosa mi serve e adesso aspetto la società, le valutazioni della società. Ho detto solo che non posso distrarmi in merito a queste situazioni perché la classifica non me lo permette. Ho un gruppo di giocatori e insieme dobbiamo andare a fare prestazioni importanti. Io sono focalizzato sicuramente su questo”.

Il cambio di sistema di gioco porta anche a un cambio di profili da trovare sul mercato? Magari un esterno offensivo che potrebbe essere una risorsa in più da utilizzare. Ha fatto richieste in tal senso alla società?
“Sì, è una valutazione che abbiamo fatto. Sapendo anche che nell'arco della stagione non è detto che non possa ritornare a giocare con la difesa a 3. Dipende sempre dalle caratteristiche dei giocatori che possono essere presi. Quindi anche questa è una valutazione che ho fatto anche questa”.

Cosa può succedere con Sanabria alla luce del cambio di modulo e mercato?
“Ho sempre detto che Sanabria ha caratteristiche importanti. Penso che bisogna sempre capire e vedere le situazioni. Ogni tanto faccio l’esempio di Maripán, era un giocatore che veniva dal Monaco e aveva fatto un ritiro sapendo di essere sul mercato e in questi casi la testa è da un'altra parte. Doveva quindi trovare la condizione e adesso che l'ha trovata, l’ho messo nella condizione e ho cambiato anche qualche cosa, è diventato un giocatore che può dare cose importanti, come sta dimostrando. Lo stesso vale per Tonny. Ho appreso da altri allenatori, l'ultimo che ha raggiunto qui l’Europa League, mister Ventura e Antonio Conte, che utilizzava il 4-2-4 in Nazionale, che a volte se hai due punte importanti puoi anche sviluppare un concetto ancora più offensivo. In questo momento abbiamo cambiato e ci vuole un equilibrio, anche per la situazione di classifica che abbiamo e per i giocatori che abbiamo in mano, però sicuramente questo è un aspetto che in questo modulo mi piacerebbe ricercare”.

Toccando tutto il ferro del mondo, però domani potrebbe verificarsi una situazione di classifica sgradevole: essere a tre punti dal diciottesimo posto. La speranza è evidente diversa, ma non si vive solo di speranze. La squadra è consapevole che non solo domani, ma nel prossimo mese, mese e mezzo, il Torino può tornare a respirare bene oppure finire in un loop molto pericoloso?
“E’ la classifica a dirlo, hai ragione. Qui si rideva, ma sono stato io il primo a dire che dovevamo raggiungere velocemente il primo micro obiettivo che erano i punti salvezza. E sicuramente questo lo è. Quando dico che da un mese vedo la squadra avvicinarsi a quello che è il mio carattere, la mia fame e la mia determinazione, è compreso anche questo. I giocatori stanno capendo l'importanza di raggiungere velocemente questi punti e anche quando ho detto che la società deve capire quanto sia importante il mercato era anche per questo”.

Mancano ancora 16 giorni alla fine il mercato e per Cairo sono un'enormità. Ieri il presidente è venuto al Filadelfia, ha motivato la squadra e ha parlato con lei? Ci può dire qualche cosa sull'incontro?
“Te l'ho detto quando dico la parola unire. A me piace che il mio presidente venga al campo, sul campo di battaglia, perché solo sul campo di battaglia si possono capire e ci si può confrontare sui vari problemi che non sono solo quelli del mercato, ma sono quelli di costruire e capire che cosa sia sbagliato. Ieri è venuto, mi ha fatto piacere. Vicino alla partita non parlo mai di mercato, chiudo proprio le porte perché voglio essere concentrato solo sulla partita. Con la Fiorentina sarà una partita, come hai detto tu, importante per arrivare alla svolta”.