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Coco e PavlovicTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 6 settembre 2024, 09:00Archivio
di Claudio Nassi
per Claudionassi.com

Coco e Pavlovic

Rimango dell'avviso che l'unica cosa che nel calcio non si può insegnare sia fare gol. Per questo sono solito dividere il terreno di gioco in due parti, non di 52,5 metri ma di 89 e 16. Nell'area di rigore solo una minoranza ci sa stare, quella baciata da Madre Natura o dal Signore. Ecco perché sono rimasto stupito dalla formazione della Juventus contro la Roma. Capisco che le vittorie per 3-0 contro Como e Verona portavano Motta a non cambiare, ma i giallorossi erano un'altra cosa. Se la Juventus spende una tombola per portare gol a una squadra che ne aveva necessità, lascia perplessi il fatto che non siano apparsi fin dall'inizio Douglas Luiz, Koopmeiners, Nico Gonzalez e Conceiçao. A dimostrazione di quanto non fosse competitiva la rosa dello scorso anno, si portavano i 10 gol del brasiliano, i 15 dell'olandese, i 16 dell'argentino e gli 8 del portoghese.

D'accordo, l'allenatore lavora con la squadra durante la settimana e capta le sfumature, ma non esiste altro modo per vincere che metterla dentro. Motta non ha avuto dubbi. Erano un rischio i nuovi. Chissà se rientra tra quelli che pensano di vincere le partite? Avevo quarant'anni. Credevo di sapere tutto, quando il capitano della squadra disse che in campo andavano loro e decidevano. Non l'avevo capito. Ecco perché sono assalito dai dubbi. Potevano iniziare la partita ed essere sostituiti in corso d'opera, ma il killer instinct li avrebbe portati a mettere in difficoltà l'avversario a più riprese.

So bene che parlare a posteriori è facile, ma non credo all'allenatore mago. Sono i calciatori a decidere e, quasi sempre, i migliori. Seppoi analizzi tante sostituzioni, viene voglia di spegnere la tv. Come quando vedo Coco risolvere Venezia - Torino 0-1 al 96' e Pavlovic portare, dopo 8', il Milan in vantaggio a Roma con la Lazio, finita 2-2. Era difficile mettere uno a ballare ai 9 metri e 15, che poi diventano 7,50, davanti a chi calciava l'angolo e uno sul palo, per lasciare al portiere poco più di cinque metri da coprire? Avrebbero segnato? Chissà se un giorno capiranno o qualcuno a Coverciano lo insegnerà.