Prosperi, l'addio con la Pianese: "Nessun altro club in ballo. Solo diversità di vedute"
Un fulmine a ciel sereno, quello che esattamente una settimana fa è successo in casa Pianese: con una nota ufficiale, il club ha annunciato la separazione da mister Fabio Prosperi, con la squadra nona in classifica e quindi in piena zona playoff. Nessuna spiegazione in merito all'accaduto, del quale però, nel corso della diretta mattutina del format TMW Radio A Tutta C, ha parlato il diretto interessato, il prima citato tecnico: "È successo quello che può accadere in tutte le migliori famiglie e in tutti i contesti lavorativi, semplicemente una diversità di vedute su alcuni aspetti tra staff tecnico e i responsabili dell'area tecnica, e a quel punto ho preferito fare un passo indietro. Da fuori può sembrare un fulmine e ciel sereno, ma visto che queste diversità si protraevano da un po', per il bene della Pianese ho preso questa decisione, arrivando poi alla risoluzione contrattuale: questo è quanto successo, in modo molto onesto. Ma sia chiaro, questo non toglie niente al percorso che ho infatti insieme alla Pianese".
Parlava del percorso con la Pianese, molto importante, che parte dalla Serie D e termina in zona playoff: che racconto fa di questa avventura?
"È stato un percorso entusiasmante sotto tanti punti di vista, perché comunque lo scorso anno non si era partiti con l'obiettivo di vincere il campionato ma di centrare i playoff, è stata poi una cavalcata continua, abbiamo collezionato quasi 10 vittorie di fila subito all'inizio, mantenendo la vetta per quasi tutta la stagione: abbiamo vinto un torneo difficile, in un girone con grandi corazzate. E quest'anno si è proseguito. La cosa che mi lascia grande soddisfazione è che la Pianese ha fatto tanti punti giocando un calcio interessante: sono stati punti meritati, ottenuti con coraggio. E non è semplicissimo proporre un calcio divertente facendo punti: ma la squadra lo ha fatto bene e con tanta voglia. Ho il rammarico di aver lasciato questo gruppo, che ha ritmo, organizzazione e compattezza, oltre a tanta consapevolezza: averlo portato a giocare in stadi importanti è stata una vera gratificazione, gratificazione che ho anche per il paese che mi ha accolto benissimo".
Meriti alla squadra, assolutamente. Ma dall'esterno si vedeva che i ragazzi la avevano presa come punto di riferimento assoluto.
"Vedere che la squadra si riconosce in quello che fa l'allenatore, in quello che è il suo spirito, dà molta soddisfazione, e sono felice di averla avuta. La squadra ha sempre tenuto le partite in piedi, solo contro la Torres abbiamo perso con un risultato più rotondo, ma anche quando le prestazioni non erano magari al top la squadra è sempre stata in partita: e sono certo che lo continuerà a fare, hanno anche un ottimo mister".
Ma dove può arrivare questa Pianese?
"Non mi sono mai permesso di parlare di altre squadre, non lo farei sulla squadra che ho allenato fino a una settimana fa. Ho grande affetto per la Pianese, mi auguro solo che faccia il meglio possibile, è stato fatto un bellissimo percorso arrivando anche oltre: spero che la Pianese arrivi più in alto possibile, il mio augurio è questo".
Al netto di questo, guardiamo al suo personale. Può rientrare in corsa anche nella stagione corrente e non meraviglierebbero altre chiamate...
"Parlo molto francamente. Ho sentito dire che ho fatto questo passo perché avevo altre situazioni, ma non è così, ho preso questa decisione in modo molto ponderato, è un passo che avevo già pensato di fare e del quale avevo parlato in altre circostanze con il responsabile dell'area tecnica: senza polemiche, ci tengo a ribadirlo, c'erano solo differenti vedute. Poi chiamate sono arrivate, che sono normali, ma solo successivamente alla risoluzione: e a oggi sono a casa".