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Ds V. Verona: "Mehic? La missione è valorizzare i giovani. Richieste fanno piacere"

Ds V. Verona: "Mehic? La missione è valorizzare i giovani. Richieste fanno piacere"TUTTO mercato WEB
© foto di Flavio Mazzoleni
lunedì 9 dicembre 2024, 20:04Serie C
di Tommaso Maschio
A Tutta C
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A TUTTA C con Cristiano Cesarini e Lucio Marinucci. Ospite: Matteo Corradini (DS Virtus Verona)
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“Abbiamo analizzato l’ultimo periodo, siamo contenti perché in estate abbiamo costruito una squadra molto giovane, una squadra forte che ha voglia di crescere e lavorare con noi. Quando costruisci una squadra così giovane vai incontro a questi periodi e li devi mettere in conto, devono crescere dentro e fuori dal campo. Non vinciamo da un mese, sappiamo che dobbiamo ritrovare la vittoria ma abbiamo affrontato squadre piuttosto in forma e quindi ci sta fare più fatica”. Il direttore sportivo della Virtus Verona Matteo Corradini parla così del momento che si vive in casa veneta nel corso della puntata odierna di ‘A Tutta C’ sulle frequenze di TMW Radio.

Ci può dare un giudizio su Mehic e sui tanti giovani che mettete in evidenza ogni anno?
“È la nostra missione, lavoriamo così da anni e siamo contenti che si parli sempre dei nostri profili. Già in estate e lo scorso inverno abbiamo venduto giovani, è il nostro obiettivo lavorare sulla Serie D e su profili che escono dal campionato Primavera. Ci fa piacere avere delle richieste per i nostri giovani, per noi questo è il miglior modo per far crescere la Virtus Verona e ottenere risultati in Serie C”. 

State costruendo un percorso virtuoso, cercate forse più continuità?
“Noi vogliamo stare sempre in partita e far crescere i ragazzi, c’è sempre modo e modo di ottenere i risultati. Sappiamo che l’obiettivo è sempre vincere, ma quando non si può vincere bisogna portare a casa il punto perché fa morale. Speriamo intanto di fare punti da qui a Natale, poi arrivare al girone di ritorno con maggior esperienza per ottenere risultati importanti, arrivare alla salvezza e magari sperare di fare anche qualcosa in più”. 

Avete tanti profili che arrivano dalla Serie D, altri che provengono dal campionato Primavera. Siete il riferimento per i giovani che arrivano da carriere diverse?
“Noi permettiamo ai ragazzi di sbagliare perché in Italia dobbiamo imparare questo, all’estero lo fanno molto meglio. Abbiamo tanti ragazzi che o vengono dai dilettanti o non hanno mai giocato in prima squadra, noi diamo minutaggio ma giochiamo con 7-8 giovani perché vogliamo mandare un messaggio chiaro. Noi ci crediamo, facciamo giocare i giovani perché ci crediamo e perché vogliamo farli crescere”. 

C’è qualche idea per rinforzare la rosa a gennaio?
“Siamo sempre vigili sul mercato e qualche idea la abbiamo, ma siamo molto contenti della rosa. Non abbiamo ancora raggiunto tutti i margini di miglioramento, dobbiamo fare ancora tanti step importanti. Se ci fosse l’occasione la coglieremo e ci faremo trovare pronti, ma l’intenzione è quella di far crescere una rosa che ha ancora tanto da esprimere”. 

Quanto è importante la continuità che state dando a Verona da anni?
“Sono alla decima stagione e sono il più giovane, questo fa ridere. Tutta la dirigenza è qua da una vita, questo dà grande serenità a tutta la società e alla squadra, quando promettiamo una cosa la rispettiamo, non facciamo il passo più lungo della gamba. Dentro ma soprattutto fuori dal campo abbiamo aiutato tanti ragazzi che si sono completati, non ultimo Marco Ruggero che ha fatto più di 13 presenze in B e lo abbiamo preso dalla Serie D”. 

Che partita sarà quella contro l’Albinoleffe?
“Incontriamo una squadra forte che ha una politica simile alla nostra ma la fa da più anni, basti vedere la cessione a un club di Serie A fatta in estate. Noi non pensiamo a grandi obiettivi, sappiamo che dobbiamo ottenere 43 punti e l’obiettivo è quello di raggiungerli il prima possibile. Poi si vedrà cosa potremo fare più avanti”. 

Quanto contano gli elementi di grande esperienza come Gomez e Daffara all’interno dello spogliatoio?
“Tantissimo, cito i tanti giocatori che danno l’esempio, è chiaro che vengono per giocare a calcio e nessuno gli regala nulla. Qui però alla Virtus Verona non devi fare solo il tuo, devi essere un esempio in tutto, da come ci si allena a come si mangia e si dorme. È una missione, noi carichiamo molto di responsabilità i giocatori più esperti”. 

Avete presentato la squadra di calcio paralimpico, quanto è importante la vostra presenza sul territorio?
“Dopo il calcio femminile che stiamo cercando di far crescere tenevamo molto anche a questa squadra, riteniamo che il calcio sia sociale ed è giusto aiutare chi ha avuto meno fortuna. Ci abbiamo creduto da subito, sabato erano presenti alla partita ed è stato molto bello. I giocatori della Prima squadra e tutti gli allenatori del settore giovanile vogliono dare una mano, non ci aspettavamo tutto questo seguito e per noi è una soddisfazione immensa. Non nego che altre realtà ci stanno contattando per vedere la nostra realtà e fare amichevoli, ci sta dando tanto e la cosa bella è che siamo solo all’inizio”. 

Siete stati in partita con tutti gli avversari, avete sofferto solo contro Padova e Vicenza. Queste due sono le squadre più forti del girone?
“A me hanno impressionato entrambe, visti i numeri chiaramente impressiona più il Padova. La media promozione di solito è quella del Vicenza, il Padova sta facendo qualcosa da impensabile. Hanno rose lunghe, entrambe hanno due squadre. Sono due club con cui lavoriamo molto, abbiamo visto che hanno una struttura e un’organizzazione che meriterebbero entrambe di salire”.

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