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Lo Monaco critico con Antonini: "A Trapani allenatori e giocatori cambiati come panni sporchi"
“A Trapani direi che c’è stata un pochino di schizofrenia se mettiamo in relazione il modo in cui Capuano è stato accolto e il modo in cui è stato esonerato”. Non usa mezzi termini l’esperto dirigente Pietro Lo Monaco per analizzare quanto accaduto in questo gennaio in casa del club siciliano: “Chi prende Capuano sa benissimo cosa può dare e come si pone, capisco che la proprietà abbia possibilità economiche e voglia puntare alla Serie B, ma questo è un passo che si fa in maniera programmata, - prosegue Lo Monaco a Sicily In The Box - non certamente cambiando allenatore e calciatori come fossero vestiti sporchi. Evidentemente a Trapani c'è questo modus operandi, ormai l'unico obiettivo sono i playoff, ma intanto bisogna arrivarci, perché il Girone C è il più difficile”.
Lo Monaco però poi riconosce un merito al numero uno granata: “In Serie C sono poche le società che tengono a posto i bilanci, quando Antonini dà 500mila euro l'anno ad un solo giocatore è un fatto dissonante, anche se bisogna dargli atto che ha fatto sì che nella categoria girassero i soldi".
Spazio poi ad altre due squadre siciliane che militano in Serie C come Catania e ACR Messina, dove Lo Monaco ha lavorato in passato: “I rossazzurri hanno vinto la Serie D, poi hanno cambiato tutto e quest’anno lo hanno fatto nuovamente. Quando si spende tanto e i risultati non arrivano bisogna farsi delle domande. Catania è una piazza che non c’entra con la Serie C, come il Palermo. Faggiano è arrivato con tanti buoni propositi ma ha avuto problemi di salute e non è potuto essere molto presente. Un mio ritorno? Nessuno mi ha mai chiamato da Catania. - conclude Lo Monaco - A Messina, Roma ha rivoluzionato la squadra e i risultati sono buoni, anche grazie a Banchieri che è una grande persona".
Lo Monaco però poi riconosce un merito al numero uno granata: “In Serie C sono poche le società che tengono a posto i bilanci, quando Antonini dà 500mila euro l'anno ad un solo giocatore è un fatto dissonante, anche se bisogna dargli atto che ha fatto sì che nella categoria girassero i soldi".
Spazio poi ad altre due squadre siciliane che militano in Serie C come Catania e ACR Messina, dove Lo Monaco ha lavorato in passato: “I rossazzurri hanno vinto la Serie D, poi hanno cambiato tutto e quest’anno lo hanno fatto nuovamente. Quando si spende tanto e i risultati non arrivano bisogna farsi delle domande. Catania è una piazza che non c’entra con la Serie C, come il Palermo. Faggiano è arrivato con tanti buoni propositi ma ha avuto problemi di salute e non è potuto essere molto presente. Un mio ritorno? Nessuno mi ha mai chiamato da Catania. - conclude Lo Monaco - A Messina, Roma ha rivoluzionato la squadra e i risultati sono buoni, anche grazie a Banchieri che è una grande persona".
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