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Dalla favola Bra alla rinascita del Forlì fino al ritorno del Livorno: ecco chi sono le sette regine della D già promosse in Serie C
Oggi alle 00:00Il Punto
di Valeria Debbia
per Tuttoc.com

Dalla favola Bra alla rinascita del Forlì fino al ritorno del Livorno: ecco chi sono le sette regine della D già promosse in Serie C

Ancora aperta la lotta tra Dolomiti Bellunesi e Treviso oltre che tra Siracusa e Reggina

La stagione 2024/25 della Serie D volge quasi al termine (domenica 4 maggio è prevista l'ultima giornata), ma ben sette squadre hanno già conquistato la promozione in Serie C, scrivendo nuove pagine di storia per i loro tifosi e le loro città. Bra, Ospitaletto, Forlì, Livorno, Sambenedettese, Guidonia Montecelio e Casarano sono le protagoniste di un cammino che, tra ambizioni dichiarate e sorprese inaspettate, ha riportato ciascuna di loro nel calcio professionistico. 

Bra (Girone A) – La Cenerentola del Piemonte

"È stata una promozione inaspettata, questo sicuramente. Non pensavamo di arrivare a un risultato così importante. La squadra era buona, ma avevamo dato un obiettivo low profile. Ma sapevamo di non essere deboli. Certo però non pensavamo fino a questo punto". Così, alla festa promozione del club, il presidente Giacomo Germanetti aveva rivelato ai nostri microfoni. Insomma l'obiettivo iniziale non era certo arrivare in Serie C: il Bra non risultava tra le favorite, ma sembrava essere destinato più a una stagione di medio livello. La promozione è stata una sorpresa, con il club che ha sfruttato un mix di giovani talenti e veterani per scalare la classifica, con la sapiente mano di mister Fabio Nisticò. Un avvio in sordina, poi una crescita costante tanto che sono arrivate 24 vittorie (equamente distribuite tra casa e trasferta), 6 pareggi e 5 sconfitte, con ben tre attaccanti in doppia cifra (Aloia, 12 reti; Minaj, 11 reti; Costantino 10). E così, dopo 11 anni dall'ultima apparizione in Seconda Divisione, è ancora Lega Pro per i giallorossi. 

Ospitaletto (Girone B) – La novità bresciana

"È iniziato come un sogno, pian piano ci abbiamo sempre più creduto. Abbiamo fatto una doppia scalata: l'anno scorso in Eccellenza eravamo favoriti con l'obbligo di vincere. Quest'anno eravamo un outsider importante, mentre le favorite erano Desenzano e Pro Palazzolo". Anche per i bresciani vale il discorso appena fatto per il Bra: a parlare - sempre ai nostri microfoni - è il direttore sportivo Paolo Musso a confermare che l'Ospitaletto non era tra le big del girone. L’obiettivo iniziale non sembrava poter essere la promozione, ma il campo ha raccontato un’altra storia. Una partenza sprint ha sorpreso tutti, seguita comunque anche da alcuni momenti di incertezza. La squadra - guidata da mister Andrea Quaresmini - ha trovato compattezza nel finale di stagione, vincendo scontri diretti cruciali e conquistando il girone con - attualmente - cinque punti di distacco. 21 le vittorie (con più successi in trasferta che in casa), 11 i pareggi, 5 sole le sconfitte, a splendere la stella dell'attaccante Gobbi, giunto a quota 16 reti. Come preannunciato dalla vivavoce del ds è la terza promozione nel giro di quattro anni, visto che l'Ospitaletto è passato dalla Promozione all'Eccellenza, poi alla D fino alla C, da dove mancava dal 1998 quando ancora esisteva la Serie C2.

Forlì (Girone D) – La rinascita romagnola

"Abbiamo avuto la sensazione che già da subito potevamo fare un campionato di vertice, poi quando in un girone di ritorno fai tutte quelle vittorie chiaramente la convinzione aumenta". Anche se gli avversari erano di tutto rispetto: "Il Ravenna voleva rifarsi della scorsa stagione ma non solo, per questo ma anche perché hanno costruito una squadra importante, ma c’erano altre squadre blasonate, come Pistoiese e Piacenza". È il direttore generale biancorosso Matteo Mariani a parlare della promozione del Forlì ai nostri microfoni. I romagnoli partivano quindi con ambizione, e la piazza, affamata di successi, ha spinto la squadra a puntare in alto. Una stagione - guidati da mister Alessandro Miramari - con picchi di grande calcio e qualche scivolone (proprio col Ravenna). Poi da fine gennaio è iniziata una striscia di risultati positivi che ha permesso al Forlì di superare rivali più accreditate, con 27 vittorie e solo 3 pareggi e altrettante sconfitte e due punte di diamante: l'attaccante Petrelli (14 reti) e il trequartista Macrì (12). Otto anni dopo l'ultima apparizione in Lega Pro, ecco di nuovo il professionismo dalle parti del 'Morgagni'. 

Livorno (Girone E) – Gli amaranto sono tornati

Il Livorno era il favorito, senza se e senza ma. Con una tifoseria passionale e una storia che spazia dalla Serie A alla B, l’obiettivo era uno solo: tornare in Serie C il prima possibile. E infatti mister Paolo Indiani ai nostri microfoni ha confessato di sentire di avercela fatta già "alla quinta d'andata, anche se sembra un paradosso perché è così lontana". Il tecnico - maestro di promozioni - ha proseguito: "Giocavamo in casa contro il Grosseto, che in quel momento era considerato il nostro principale avversario da tutti, me compreso. All'intervallo eravamo sotto 2-0, siamo rientrati negli spogliatoi e lì si è accesa una fiammella. Abbiamo vinto 5-2, è stata una partita chiave". Gli amaranto hanno infatti dominato il Gruppo E con autorità. Pochi passi falsi (solo 3), un attacco prolifico (73 reti realizzate, ben tre giocatori offensivi in doppia cifra, Russo, Dionisi e Rossetti) e ben 15 punti di distacco dal Foligno. La promozione è stata una formalità, conquistata con giornate d’anticipo (è arrivata il 6 aprile, al 30° turno), mandando in visibilio una città che non vedeva l’ora di festeggiare. Retrocessi nella stagione 2020/21, i labronici non si erano iscritti al successivo campionato di Serie D per inadempienze finanziarie, vivendo una rifondazione e una ammissione in sovrannumero al campionato di Eccellenza. Erano quindi assenti dalla Serie C da 4 anni: un’eternità per una piazza abituata a palcoscenici più prestigiosi, ma il ritorno è ora realtà.

Sambenedettese (Girone F) – La passione delle Marche

La Sambenedettese, con il suo blasone e una tifoseria calorosa, era partita già nella scorsa stagione con l’ambizione di promozione: "Sinceramente lo avevamo pensato già lo scorso anno, ma non è andata perché il Campobasso è stato più bravo di noi. Quando si lavora a San Benedetto devi sempre cercare di lottare per le prime posizioni: quest'anno siamo partiti bene, col piglio giusto, cambiando anche qualcosina e i fatti ci hanno dato ragione" erano state infatti le prime battute a caldo ai nostri microfoni del direttore sportivo Stefano De Angelis. La squadra rossoblù, però, non era l’unica big del girone (è stata infatti una lotta con il Teramo), ma il sogno Serie C era dichiarato. Una stagione intensa, con momenti di grande brillantezza e qualche battuta d’arresto (9 i pareggi, solo 3 le sconfitte). La squadra ha trovato l’equilibrio: "Siamo stati in testa da ottobre, il vantaggio da gennaio in poi è stato sempre minimo di sei punti (attualmente è diventato di 12, ndr), non è mai stato in discussione, se non davvero nella prima parte" ha ricordato sempre il dirigente rossoblù. E con in panchina uno specialista come Ottavio Palladini, un Eusepi capace di mettere a segno 15 gol insieme al compagno Kerjota andato anch'egli in doppia cifra, il sogno è diventato realtà già al 31° turno. L’ultima apparizione in Serie C dei marchigiani risaliva alla stagione 2020/21, quando la stagione terminò con un fallimento e l'esercizio provvisorio. Il nuovo sodalizio non ottenne l'iscrizione alla Serie C e venne escluso dal professionismo, ripartendo con una nuova società dal campionato di Serie D, da dove - dopo quattro anni - è riuscita a risalire.

Guidonia Montecelio (Girone G) – La favorita laziale che si conferma 

"Il girone G era particolarmente difficile: con Cassino e Gelbison ci siamo giocati un campionato, ma abbiamo avuto una continuità importante". Così, all'indomani della promozione in Serie C, Ciro Ginestra, tecnico del Guidonia Montecelio dallo scorso gennaio, dopo l'esonero di David D'Antoni, ai nostri microfoni ricorda come i laziali sono riusciti a conquistare un obiettivo dichiarato già in avvio di stagione. La coesione del gruppo e la presenza di molte individualità sorprendenti hanno permesso all'ex Monterosi Tuscia di superare le avversarie, conquistando la vetta in un campionato che ha visto i laziali passare dal sesto posto (il peggior posizionamento toccato e che ha portato all'allontanamento del già citato ex tecnico) fino alla vetta alla 31ma giornata e alla promozione con un turno di anticipo (+5 sulla Gelbison). 20 le vittorie, 8 i pareggi e 5 le sconfitte e con un Aimone Calì on fire: a una sola rete da quota 20 (senza dimenticare Tounkara che si è fermato ad un passo dalla doppia cifra, anche a causa della squalifica per 10 mesi a fine marzo per violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità sportiva). Il Guidonia Montecelio torna in Serie C dopo un solo anno tra i dilettanti. Si tratta di fatto - come già evidenziato - dell'ex Monterosi Tuscia che dopo la retrocessione della scorsa stagione si è spostato a Guidonia Montecelio cambiando denominazione.

Casarano (Girone H) – Il ruggito del Salento

Il Casarano era tra le squadre di punta del girone, con un progetto ambizioso e un tifo caloroso. La promozione era un obiettivo realistico, ma - come sempre accade - non scontato. Una stagione di grande continuità, con poche sconfitte (solo 2, nessuna in casa) e una capacità di vincere anche nelle trasferte più ostiche (21 i successi, 10 i pareggi). Il Casarano ha chiuso il girone con autorità, pur con soli 4 punti di vantaggio sulla Nocerina, meritando  comunque il salto di categoria. A dicembre - dopo la sconfitta di Andria - la società targata famiglia Filograna ha anche deciso per il cambio in panchina: da Pasquale Laterza - che ha comunque lasciato una squadra la terzo posto - a Vito Di Bari - che ha portato la C conquistando la vetta alla 19ma giornate e non mollandola più. A brillare sono state le stelle di Malcore (16 reti) e Loiodice (14). E dopo 26 lunghi anni lontano dal professionismo (era la stagione 1998-99 nell'allora C2), questo è tornato a essere realtà.


Ps: non abbiamo citato il Girone C e il Girone I perché sono i due raggruppamenti che non hanno decretato chi verrà promossa nella Serie C 2025/26. Nel primo la lotta tra Dolomiti Bellunesi Treviso non è ancora chiusa: la capolista dolomitica ha infatti pareggiato col Calvi Noale portandosi a quota 75, mentre la vicecapolista trevigiana ha guadagnato un punto andando a battere 3-0 il Brian Lignano in trasferta e attestandosi a quota 73 dimezzando il gap. Nel secondo è, invece, rimasto invariato il gap tra Siracusa primo (75) e la Reggina seconda (74): i siciliani hanno battuto 3-0 la Vibonese mentre i calabresi hanno chiuso sul 3-1 contro il Castrumfavara e dovranno aspettare domenica 4 maggio per capire chi tornerà in terza serie.